“Si dice che l'Expo sia l'esposizione delle multinazionali, con Coldiretti diventa quella delle multirelazioni, che sono la precondizione delle innovazioni”. A dirlo è stata questo pomeriggio Daniela Ducato al termine dell'interessante e partecipata iniziativa che si è tenuta nel padiglione Coldiretti ed alla quale hanno preso parte anche il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo e il vicepresidente della Giunta regionale Raffaele Paci.
“Finalmente ci riuniamo tutti isieme. Coldiretti ha avuto il merito di non fare le solite distinzioni tra food e no food, favorendo il confronto intersettoriale dal quale nascono le idee originali e rivoluzioonarie” ha detto prima di presentare in anteprima la sua nuova creazione: le piastrelle di frutta e verdura: “sono ottenute dalle eccedenze di pomodoro, pecorino, carciofo. Noi lavoriamo senza il petrolchimico la prima causa delle guerre nel mondo”.
“Siamo per le sinergie e anche oggi lo abbiamo dimostrato – ha detto il presidente Roberto Moncalvo complimentandosi con le aziende e con la Federazione regionale della sua organizzazione -. Lavoriamo per un'agricoltura legata al territorio in un territorio che da un futuro a chi lo vive. All'Expo abbiamo come sempre dato spazio alle aziende ma sopratutto alle persone che la vivono”.
Durante la tavola rotonda è emerso uno spaccato della Sardegna: “innovativa e all'avanguardia – hanno commentato il presidente e il direttore di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e Luca Saba -, con l'agricoltura in testa grazie sopratutto alle nuove generazioni che vedono il mondo delle campagne non più come un ripiego ma come un'opportunità”.
Dieci i progetti innovativi che sono stati presentati. Monica Saba quello del pecorino ai raggi del sole: utilizza un forno che viene riscaldato dal sole; Giovanni Porcu per la cantina Silattari (della quale fa parte anche Nicola Garippa di Orgosolo) quello del vino che matura sott'acqua e può essere acquistato solo da chi si immerge a prendersi la bottiglia; la 3A di Arborea, l'Ace prodotto dalla scotta; Riccardo Porta, gli amaretti integrali; Giovanni Barbina per la cooperativa Acanhuscoop, il substrato ottenuto dalle foglie di palma e dai residui degli oliefici e dalla scotta; Giovanni Busia, di Fonni, per l'azienda agricola su Graviolu, il formaggio lattosio free, al caglio vegetale ed a forma quadrata; Marco Asara il suo allevamento che non utilizza mangime ma nutre le vacche con la sola erba della sua azienda; Giampiero Meloni per l'Aras ha presentato il prototipo di un innovativo strumento che consentirà di diagnosticare in modo molto più veloce e meno invasivo, la mastite subclinica negli ovini tramite la misura della conducibilità elettrica.