Quali sono i vantaggi del bilinguismo per chi lo pratica, quanta strada è stata fatta sinora dagli operatori e quale valore culturale può avere la lingua sarda nella società attuale? Se ne parla domenica pomeriggio (22 novembre) a Isili con “Mira a su Bilinguismu. Is profetus de su bilinguismu: istùdius, chircas, esperièntzias”. L’appuntamento, organizzato dall’Uls Sarcidano-Barbagia di Seulo in collaborazione con l’Istituto di Studi e Ricerche Camillo Bellieni (Is.Be) di Sassari e il Comune di Isili, si terrà nei locali del Centro socio-culturale di Corso Vittorio Emanuele a partire dalle 16. A porgere i saluti di casa per l’Amministrazione comunale sarà il sindaco Orlando Carcangiu, seguito dagli interventi dei relatori.

Ad aprire i lavori Michele Pinna, direttore scientifico dell’Istituto Bellieni con “Bilinguismu, unu modellu culturale e un’istili de vida”. Ivan Marongiu, operatore dello Sportello linguistico di Esterzili, Sadali, Seulo e Villanova Tulo presenterà “Dae su foghile a sa retza. Su sardu e s’italianu in sa vida de ogna die”.

Seguirà la relazione di Daniela Masia, operatrice dello Sportello linguistico di Macomer, Birori, Bortigali, Borore e Bolotana con “Carru chi andat bia fait. Biàgiu in sa pràtica de unas cantas esperièntzias de giudu”. Intervento conclusivo di Maria Doloretta Lai, presidente del Bellieni, che presenterà “Is materialis bilingues produidus e impreados dae s’Is.Be”. Coordina i lavori Marcella Ghiani, operatrice dello Sportello linguistico di Isili, Nuragus e Genoni. È atteso un vivace dibattito con il pubblico per confrontare idee, esperienze e dubbi.