L’anno che siamo iniziando si propone per almeno due caratteristiche:

 Con dicembre siamo entrati nell’Anno della Misericordia (ci accompagnerà fino a fine ottobre). E’ un dono straordinario che il Signore, con l’iniziativa di Papa Francesco, ci offre.

Sempre la Chiesa ha annunziato l’amore di Dio per tutti, nessuno escluso, credenti o no che si sia,; ma sentirci specificare per farci quasi toccare con mano la Misericordia, nessuno mai ce lo aveva proposto così insistentemente. Dio è Amore Misericordioso che tutti accoglie, perché tutti vuol salvare; ed i primi ad essere avvolti dalla Misericordia sono proprio coloro che si sentono più lontani da Lui, e che pure noi spesso abbiamo considerato tali. E noi stessi, pur considerandoci sempre e a voce alta credenti e fedeli a Dio, dobbiamo accettare la misericordia divina per noi stessi; non possiamo pensare che ne siamo esenti o addirittura che non ne abbiamo affatto bisogno!  Dobbiamo abbandonare quella mentalità per cui tanto spesso diciamo che la misericordia di Dio non ci riguarda! Arrivando così a concludere che quasi quasi non abbiamo bisogno neppure di Dio! Anna di Misericordia, sia anno di Misericordia per ciascuno.

 - In questa visuale della Misericordia di Dio, in Parrocchia subito dopo Pasqua (dal 3 al 9 aprile) avremo la Visita Pastorale del nostro Vescovo Mons. Mosè Marcìa.

Viene a trovarci come il Pastore per incoraggiarci nel bene e ancora maggiormente far risplendere su tutti noi la Misericordia di Dio. All’avvenimento ci prepareremo durante la Quaresima. Vogliamo accoglierlo come un Padre che vuole entrare nel nostro cuore per manifestarci la sua premura affinché possiamo e vogliamo crescere nella fede operosa e sincera; disponibili sia in Chiesa nella Messa come in altri ambienti dove ci vorrà incontrare per ascoltarlo, conoscerlo anche di persona per meglio capirlo e seguirlo nelle sue proposte. Già da ora vogliamo pregare il Signore affinché la presenza di Mons. Mosè sia per tutti noi momento che accogliamo con gioia e fervoroso interesse nel vivere la nostra fede.

Cordialmente a tutti buon anno.

Piccinnu  Sacradu

Dorm' in  sa  paza  piccinnu    sacradu
tenes  mamma  ermosa  a  t'allattare.
Pilos  castanzos  occros  color'e  mare
casta   'e  Chelu  fizu  de  altu   gradu.

Dormi  dormi  cun  gustos   soberanos
maternos  pro  t'astringher'e   basare.
Sos c'han  tentu  licenza  'e  ti toccare
beneittas      teniana     sas    manos.

Dormi dormi  a  costadu  'e  s'armentu
a   musica  'e   sos   angelos  de  deu.
Dorm'a  ninnias  de   su  populu   meu
in    su    brazzolu   'e  vida   cuntentu.

Dormi    dormi    fizu      'e       misteru
miro   s'istella    tua    est  un' incantu.
De    notte   de   nadale   su     piantu
sinzale     craru      nobil'e       sinceru.

Dorm' est  Zuseppe    mastru  e  galanias
non  b'est  che  issu  unu  babbu  uguale.
Pro    ider     tue    sa     lughe       Natale
ain'a     fune    ha    rucradu      traschias.
                          

            Salvatore Frau

Per non dimenticare il 2015

Neppure la notte di capodanno qualche malandrino (o più probabilmente più individui) ha riposato e non certo per festeggiare in allegria il nuovo anno; niente affatto! Approfittando della eccezionale circostanza per mettere a segno i suoi piani, nella certezza che nessuno immaginava, sottraeva il camion essenziale per il lavoro di un nostro operaio. C’era solo da augurarsi che quel malvagio gesto sia stato frutto del residuo malavi-toso del periodo appena concluso; e scrivendo ora a fine anno, a parte la visita notturna e silenziosa a casa del Parroco, non abbiamo avuto fatti eclatanti come nel precedente anno.

Una introduzione del tutto inusuale per il nostro periodico, ma anche significativa per mettere in risalto  che iniziando un anno ci aspettavamo ben altri propositi anche da parte di questi amici che vogliono turbare la serenità del paese..

Anno nuovo e vita nuova negli esercizi pubblici. Ha chiuso i battenti il bar pizzeria di Franco e Maria Franca dopo 28 anni di puntuale ed onorato servizio; ma sono stati subito riaperti da Luca Sedda e sorelle, con i medesimi servizi, rendendo primaverile lo stesso ambiente con caldi e risaltanti colori alle pareti.. Pure il bar sport di Pipineddu passa la mano, ma sempre  in famiglia con l’inserimento a tempo pieno  di Massimo e Pamela.. Ad entrambi i nuovi gestori vada l’augurio di tutti affinché possano soddisfare le esigenze degli assetati o affamati avventori.

Epifania-Befana all’insegna del bel canto per i ragazzi ollolaesi. Dopo mesi di attenta educazione musicale si è realizzato il “Canto anch’io”, con esibizione di piccoli e anche di grandi; organizzazione della Pro Loco; ed intervento di uno dei personaggi simbolo delle TV sarde. Giuliano Maron-giu quale illustre presentatore della serata..

Preparativi a tempo di record per Sant’Antonio ed il suo fuoco da parte dei giovani del gruppo così detto  delle “Divergenze”, animatore del

primo assaggio paesano delle feste e sagre annuali.. I vari Vito, Antonel Guiso, Renato, Tomy, Stef Nieddu e Bande (mai assenti questi Stef, nonostante la dimora extra), Giovanni Arbau; tutti assistiti dalle rispettive signore, e a chiudere la fila lo scapolone (ma fino a quando?) Albino. Oltre a conservare fuoco, invito e cena per tutti, hanno inventato il “quanto pesa?” il taglio con motosega da un tronco; molti si cimentavano ma ai 3 kg. da tagliare quasi nessuno li ha raggiunti..

Da fine gennaio e fino ad estate inoltrata sale alla ribalta Valentino Bussu; con il suo somaro (ma non solo) domina incontrastato su qualsiasi gara ippica riservata alle tante volte disprezzato e dileggiato animale (ma sempre pacifico ed indifferente ai dileggi). Valentino opera nella Toscana in una azienda pastorale; il tempo libero (oltre alla su morosa) lo dedica all’allenamento con l’asino: Ha spopolato in Campania (a Camposano,), e acquisendo il titolo di  campione nazionale nella categoria e dove la nostra Pro Loco da anni sta mettendo radici; in Spagna si è fregiato del titolo europeo, superando Annibal fino ad allora incontrastato primatista iberico . Valentino è rientrato in paese, sollecitato e acclamato dal suo vicinato (Larallai), sicuri tutti di sbaragliare ancora una volta altri agguerriti concorrenti; e Valentino col suo molente non li ha delusi; una volta tanto anche  il profeta è tale pure in casa propria.

*  *  *  *  *

2 febbraio; il pomeriggio e la notte precedente la neve ricade abbondante dopo un mese di assenza. Gli ultra cinquantenni ripensano agli stessi giorni del 1956, quando il bianco manto ricopriva per tutto febbraio Ollolai ed altri numerosi centri. Così non è stato stavolta; ma la situazione meteorologica si è fatta sentire in Chiesa per festa della candelora prima e di san Biagio il giorno dopo nella scarsa presenza di fedeli;; fino ad anni fa invece il desiderio della candelina benedetta e la benedizione della gola era tradizione viva e sentita; le mammine che portavano i bimbetti per le benedirli ed augurare un sereno inverno non mancavano mai a questo appuntamento. Le gelide temperature di questi giorni invece hanno rinchiuso in famiglia grandi e piccini.. Come cambiano davvero i tempi..

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Tranquillo e sereno l’ambiente fino a carnevale (metà febbraio); per di più allietato dalla sfilata delle maschere barbaricine (si era già in Quaresima). Il clou conclusivo era riservato alla serata del 21 febbraio con danze e festini in notturna.  Spensieratezza, dunque, e grande fervore carnevalesco. La festa notturna continuava, ma la tragedia era in agguato. Il divertirsi per qualcuno si trasformava in atto di vera e cordiale amicizia verso un compagno del paese vicino (sembra proprio così, pur con qualche dubbio) per accompagnarlo in auto. Come siano andate le cose non si sa; fatto è che sul rettilineo di Palai, alla periferia, Marco Podda andava a sbattere contro muretti e pali; purtroppo tragicamente; rimaneva esanime per terra, senza potersi far nulla per rianimarlo; l’amico Francesco Barone, a fianco di Marco, riusciva a scamparla con ferite, traumi e fratture; ma pur sempre vivo. Grande la commozione di Ollolai e di altri centri (particolarmente di Baronia) che conoscevano ed apprezzavano Marco nella sua onestà, amicizia e serena serietà nel lavoro.. Pietrino e Caterina irriconoscibili ancora oggi; tanto colpiti dalla tragedia del loro figlio; soltanto il felicissimo arrivo del loro primo nipotino  Giorgio (figlio del loro Andrea) lenisce qualche loro lacrima e li invita a sperare ancora nel futuro..

La tragedia appena ricordata ci ha introdotto in Quaresima; aiutandoci a riflettere sulla fragilità del nostro vivere, e convogliandoci a dedicare questo periodo a una più sostanziosa presenza in Chiesa, particolarmente per le settimanali Via Crucis del venerdì..

Come ogni anno la proposta del digiuno e della astinenza da dedicare alle opere di aiuto fraterno è stata accolta da non pochi; con  un aiuto specifico per 2 Sacerdoti del Nuorese operanti da tempo in Argentina.

Così pure in Quaresima è diventato un momento significativo il tradizionale incontro in Chiesa per il precetto pasquale, con la partecipazione di tutti i gruppi sportivi e di volontariato operanti nel nostro paese.

Mai e poi mai il signor nostro buon Parroco nella sua generosità avrebbe neppure sognato di offrire (senza volerlo) in un piatto d’oro uno straordinario e sostanzioso uovo di pasqua a qualche suo fedele (o chi per lui); l’uovo (per modo di dire) consisteva in qualche migliaia di €, nottetempo sgraffignate senza colpo ferire. Chi è stato capace di questa balentìa non si ingrasserà di certo; evangelicamente gli diciamo: “a si nde godire in cosas de bonu”, lasciando del tutto da parte il malaugurio proposto da qualche amico, estraneo alla nostra mentalità.

Benedette le case per buona parte di aprile, maggio ci  riserva diverti appuntamenti religiosi e civici.

Apre il mese il convegno a Posada dei chierichetti con le loro fiammanti vestine da tutti ammirate ed apprezzate.

Seguivano le Cresime per 15 adolescenti; i quali, conser-vando l’andazzo dei loro predecessori, quasi tutti (ma non tutti) si congedavano dalla presenza domenicale a Messa.

A metà mese festa di San Michele, organizzata e voluta da un gruppo di giovani; i cui nomi, per non esser ripetitivi, li trovate nel giornalino di un anno fa.. Grazie a loro per il loro impegno e dedizione...

Efisio Arbau: 537 (57%)

(candidato Sindaco)

Michele Cadeddu (70)

Franca Bussu (65)

Mario Nonne (47)

Marta Sedda (44)

Marco Ladu (43)

Maria Laura Ghisu (39)

Roberta Daga (33)

 Consiglieri non eletti: della stessa lista:

Gianni Mureddu (32)

Deborah Ladu (28)

Maria Bussu (25)

Michele Cosimo Bussu (19)

PER CAMBIARE OLLOLAI. AINNANTIS:

Gianfranco Zedde (405, 43%)

(Candidato Sindaco)

Antonella Zedde (58)

Giovanni Columbu (54)

Valeria Daga (46)

  Coniglieri non eletti della medesima lista::

Giovannina Mazzette (39)

Francesca Casula (37)

Anna Soro (32)

Francesco Carta (29)

Sonia Bussu (28)

Eliana Maccioni (27)

Gianfranco Bussu (22)

Pienone di ricordi a giugno. Accennate già le Cresime, il mese era iniziato col convegno diocesano dei ragazzi A.C.R. a Sarule, a metà mese, seguiva la ricorrenza di “Su Segnore” o Corpus Domini (Citudine e famiglia in priorato);:a metà mese ecco le Prime Comunioni (11 i ragazzi interessati); nel framezzo ci accoglieva la chiesetta di sant’Antonio per la Novena-Tredicina in onore del Santo di​ Padova.

Dal 20 e per il restante mese riapre san Pietro.

Ma c’era pure spazio per onorare san Giovanni; a proposito del quale di anno in anno si nota la assenza dei pastori adulti, sempre più sostituiti dai più giovani; l’importante tuttavia è non perdere il legame con la tradizione. 

Riprendendo la festa di san Pietro, conservata la presenza della banda, immancabile sa vardia con l’intervento dei cavalieri (sempre numerosi e attivi), ma in ultimo la bella serata con la presenza di vari centri e la loro esibizione con le danze proprie dei paesi eseguite con maestria da esperti in organetti, fisa, trumbas e pipiolos. Grazie al rione organizzatore per la bella trovata..

Luglio mese per il mare, e stavolta lo è stato davvero con la favorevolissima temperatura che lo ha accompagnato. Ma a Ollolai ci si è interessati di ben altro.  Proverbialmente era sempre maggio il mese degli asini. Da noi invece si dedica loro tutto il mese di luglio, niente Matrimoni in quel mese (e guai a proporli!); ma per i pacifici, sfruttati e pur disprezzati animali, tutto il paese si mobilita. Il Palio degli Asinelli diventa l’unico interesse di quel mese; la 12^ edizione si svolgeva la notte dell’11 luglio; ma erano i giorni precedenti che mobilitavano il paese.. I preparativi per i pranzi rionali impegnavano giorno e notte; tutto doveva essere ben assemblato, quasi in concorrenza un rione con l’altro; i barbecue avevano la prevalenza negli arrosti. Concluso il palio, si attendeva al consumo delle vettovaglie rimaste ed al ripristino dei siti allestiti per l’occorrenza… Ma: e il palio? Pubblicizzato dapertutto con facebook più che col tramontato volantinaggio, ha fatto accorrere migliaia di persone da ogni dove; con grande soddisfazione degli organizzatori (in primis del presidente Pier Paolo).. Il più atteso dai paesani era il palio de sos Vihinados; Laralai non poteva sfarsi sfuggire l’ambito trofeo col suo fuoriclasse Valentino Bussu reduce, come altrove scritto, dai trionfi continentali e spagnoli..

Uno sprazzo di attenzione l’otteneva a fine mese il motoraduno: i roboanti motori di ogni tipo percorrevano l’abitato, destando sempre curiosità ed interesse particolarmente nei ragazzi.

Agosto lo attendiamo e lo ricordiamo ogni anno per san Bartolomeo ed i nostri diciottenni: lo sognavano da ragazzetti! Eccoli all’ora in opera: incontri, programmi, idee; nulli o pochi i consigli ricevuti o cercati. Alla fine ci si affida alla tradizione, conservando intatti i canovacci delle precedenti annate.. Li ammiriamo ed apprezziamo per il coraggio di esporsi al pubblico paesano in tutta la loro vivacità e volontà di non sfigurare neppure nella vardia, da tutti attesa per scoprirne l’ardire e la validà del cavaliere.. Mentre li ringraziamo ed auguriamo loro un avvenire di fruttuosa attività nelle loro professio-ni, ne riportiamo i loro nomi: Andrea Daga ghionarzu (di Renato e Pinuccia Daga), Marianna Bussu (di Tore e Giuseppina Cottu), Michele Arbau (di Roberto e Lidia Cottu), Giuseppe Elia Columbu (di Marino e Lucia Cadeddu), Antonio Daga (di Francesco e Pietrina Daga), Fatima Frau (di Giovanni e Maria Cottu), Stefano Ladu (di Piero e Annina Bussu); Michele Musuri (di Giuseppe e Lidia Mundinu), Claudia Columbu (di Giuseppe e Giovannina Soro), Alessandro Sechi (di Efisio e di Angela Delussu)  da Nuoro; Emanuela Cottu (di Gino e di Elisabetta Boi)  da Cagliari; Silvia Faraci (di Liborio e di Isa Frau) da Cagliari; Eleonora Lavra (di Antonio e di Caterina Cottu) da Gavoi; Danilo Vera (di Luciano e Battistina Zedde) da Sarule, Alessandra Depalmas (di Mario e  Maria Francesca Carta) da Sedilo, Erica Mazzette (di Francesco e di Caterina Bussu) da Cagliari; Romina Columbu (di Efisio e di Roberta Nigi) da Pozzuolo (PG).

Nonostante la spensieratezza donataci, questa estate siamo inciampati pure nella mestizia e nel disacco da tanti amici. Luglio si congedava con 2 funerali, cui ne seguivano ben altri 4 nel seguente mese: tutti toccanti e tutti coinvolgenti, sia prima che dopo san Bartolomeo; stavamo purtroppo riequilibrando le statistiche: i pochi defunti (ma sempre dolorosi) dell’anno precedente (11) venivano ora quasi recuperati dai molti, e così inseriti nella normale statistica annuale.

​L’abbiamo scritto e lo ripetiamo: ogni defunto crea vuoto e mancanza nella famiglia come nella comunità. Non è neppure costume di queste pagine dedicare spazio speciale per qualcuno di loro. Una eccezione stavolta la facciamo, ricordandone una figura particolare: Portuleddu Ladu

Settembre fa le veci della Epifania: pure questo mese tutte le feste si porta via, a cominciare dalla ripresa della scuola.. Ma un ultimo scampolo di distensione viene  dalla festa patronale di san Michele, per motivi tecnici rimandata al 4 ottobre. Da due decenni ci è proposta ed organizzata dai Balladores. Sono capaci questi amici, pur con esigui mezzi, di vivacizzare un interro pomeriggio con processione, Messa prima di tutto, per proseguire con sa Vardia, cui segue la manifestazione folcloristica, ospiti quest’anno i gruppi di Fonni, Orosei e Tula per i balli, ed i Tenores di Oniferi e Ospitone di Ollolai. Alle 9 di sera tutti a casa, mentre il gruppo organizzatore prov-vede al ripristino ecologico della piazza..

Accelerando il passo, uno sguardo è rivolto alle altre particolari circostanze degli ultimi mesi..

Il Cimitero si è abbellito con fiori e lumicini in abbondanza.. Poi silenzio (non solo in cimitero) per esplodere nei chiassosi giorni di fine novembre con “Cortes Apertas”; Ollolai è stato letteralmente preso d’assalto dai tantissimi che lo hanno invaso; si parla di oltre 15 pullman stracarichi, oltre alla filiera delle auto che si installavano per tutta via Taloro, Riu Mannu e Repubblica. Gli operatori locali si dedicavano a mettere in risalto la loro abilità con l’asfodelo, la preparazione del pane (saporito quello di Titina in foza), riproponendo scene di vita antica (s’attitu in specie), e con i ragazzi che esponevano i loro lavori culturali (interessante il calendario con i loro racconti locali). I punti di ristoro Una ventina), con intigoli che andavano dal pane frattau, all’arrosto, alla porchetta romana, al panino alla purpuzza ed altro ancora,  dislocati in ogni angolo, sono stati presi all’assalto. Con non piccola soddisfazione di tutti.

Un ultimo spazio l’abbiamo a disposizione per rinnovare auguri per il Natale med auspici per il nuovo anno ormai alle porte: ma anche per ricordare la festa della famiglia subito dopo Natale; al centro del ringraziamento ci sono sempre quelle che quest’anno hanno raggiunto la vetta dei 25 o 50 anni di Matrimonio.. A loro, come a tute le altre famiglie, la benedizione divina..

UNA FINESTRELLA,  CONCLUDENDO, PER ANNUNZIARE LA VISITA PASTORALE DEL NOSTRO VESCOVO DAL 3 AL 9 APRILE PROSSIMO. SARA’ OCCASIONE PER DAR MAGGIORE SIGNI-FICATO PER L’ANNO DELLA MISERICORDIA..

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