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L'agnello dell'unità.

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La regione non esiste e ce ne siamo pure fatti una ragione. L'ennesima riprova con la vicenda della macellazione degli agnelli, con il blocco delle aste online ai primi di dicembre ed in queste ore con il sospetto crollo dei prezzi nonostante la mancanza di offerta di agnelli. In tutta la Sardegna sono segnalati numerosi casi di partite di agnelli "rimaste" in azienda per l'inspiegabile comportamento dei macellatori anche rispetto ai prezzi ed alla domanda che in continente cresce esponenzialmente. Cosa fare?  Nel medio lungo periodo la soluzione è quella di: dare la patente di agnello sardo a tutti quelli che sono nati in Sardegna con l'indicazione visibile al banco di vendita; una borsa settimanale che definisce il prezzo gestita da tutti i soggetti e garantita dalla regione; un sistema di promozione e tutela che garantisca tutta la filiera. Nel breve, è evidente che in assenza di interlocutori politici, gli unici che possono togliere dal dramma i pastori sono gli stessi che stanno concorrendo a crearlo. L'appello è, pertanto, ai macellatori: acquistate tutti gli agnelli in conto vendita con un prezzo minimo da conguagliare al momento della commercializzazione. E' l'unica soluzione possibile anche per consentire a tutti di poter costruire il sistema del futuro, con gli agnelli dei pastori sardi, trasformati e commercializzati in Sardegna, affinchè il valore aggiunto non venga regalato a qualche furbacchione continentale.

 

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