Il patto di stabilità e' la coperta giusta per coprire tutte le mancanze della politica. E' sconcertante, tuttavia, utilizzare i dipendenti regionali per sottolineare l'insostenibilità
del costo della macchina amministrativa appesantita dai costi dei super manager e direttori generali inutili che mortificano e non finalizzano per incompetenza, il lavoro
dei dipendenti vincitori di concorso. Il presidente della regione sbaglia almeno tre volte nel sostenere che “a causa del patto di stabilità sono a rischio gli stipendi dei dipendenti regionali”.
Primo perchè non è realistico sostenerlo; secondo perchè è la politica che sperpera tantissime risorse con consulenze, personale di staff, nomina di super dirigenti esterni e con la truffa del ripristino notturno delle indennità dei consiglieri regionali abrogate con il referendum popolare; terzo perchè non ha idea di quella che sia la macchina amministrativa regionale e della necessità di renderla più efficace attraverso la valorizzazione del personale interno. Non dimentichiamo che, la verità è che la politica, destra sinistra, quando prende il potere gestisce le poltrone e mette a capo della macchina amministrativa, personale incompetenti in materia che difficilmente sanno gestire e valorizzare le risorse professionali dei dipendenti capaci che hanno vinto un concorso e che sono in prima linea tutti i giorni.
La base è per vietare le nomine politiche che creano:
- costi eccessivi alla regione Sardegna, come ad esempio chiamare manager esterni (magari anche in pensione) per assumere decisioni per le quali sono pagati i funzionari regionali.
- duplicazioni di agenzie per procedere poi alla nomina di super direttori generali come è il caso gravissimo anche dell’agenzia Sardegna promozione, con ben due super manager, e per super s’intende un costo per l’amministrazione regionale altissimo, quando i compiti della suddetta agenzia sardegna promozione, possono essere svolti come da sempre stato dall’assessorato al turismo.
La Base crede fortemente che lo sviluppo di un territorio e il rilancio dell'economia debba partire dall’ascolto del territorio, ritiene importante valorizzare perche indispensabili e non mortificare le competenze esistenti all'interno dell'amministrazione regionale.