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"I sardi padroni dei propri porti"

Il consigliere regionale de La Base Efisio Arbau presenta una proposta di legge nazionale

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L'insularità è stata sempre un vantaggio culturale e sociale per la nostra comunità. Questo perchè ha preservato dei valori identitari che ci rendono unici nel panorama europeo e mondiale. 

Partendo da questo presupposto, con la presente proposta di legge nazionale, pensiamo di incidere in modo determinante sull'unico aspetto negativo dell'essere circondati dal mare: i costi dei trasporti marittimi da e per il continente.

Costi diventati esorbitanti con il progressivo rafforzamento del cartello degli armatori continentali che di fatto tengono in ostaggio la nostra comunità con la conseguente trasformazione di un servizio a favore dei sardi in un'attività utile solo a risolvere i problemi occupazionali di un'altra Regione, nello specifico la Campania.

Le soluzioni che nel tempo la Regione Autonoma della Sardegna ha provato a porre in essere hanno peccato di un difetto originale: essere legate a decisioni statali e ad un sistema assistenziale che porta solo a preservare le situazioni di privilegio in capo ai dipendenti della Tirrenia: (di fatto un carrozzone pubblico clientelare fuori da ogni controllo), ed ai pochissimi armatori che ne hanno assunto il controllo e le sovvenzioni senza una vera e propria gara pubblica. Anche l'idea-provocazione della flotta sarda è risultata una soluzione debole, destinata a morire nonostante l'accanimento terapeutico della Giunta regionale. Debole perchè fondata sugli stessi presupposti dell'affare Tirrenia: le sovvenzioni e la gestione pubblica di un servizio che funziona solo se regolato dall'economia di mercato.

Il problema trova soluzione con queste tre azioni:
- il controllo delle autorità portuali e dei porti da parte della regione;
- la predisposizione di un'azione legale per fare pagare i danni ai Baroni;
- la risoluzione della convenzione-truffa Tirrenia.

Questa proposta di legge nazionale è dunque un tassello della nostra battaglia. Quella che consente alla nostra comunità di avere il controllo dei porti.

Questo può avvenire con la nomina alla guida delle autorità portuali di presidenti indicati direttamente dal Presidente della Regione. Attraverso questa proposta di legge, infatti, si modifica l'articolato in materia di nomina dei presidenti della Autorità portuali della Regione Autonoma della Sardegna.

Con questa proposta si vuole dare corso, infatti, ad una riforma per l'istituzione di un sistema di governo locale dei porti che dia al Presidente della Regione e, quindi, alla Sardegna, la forza per contrattare le condizioni per consentire a qualsiasi armatore di sfruttare i nostri porti e, conseguentemente, ottenere le contropartite necessarie a garantire una continuità territoriale di persone e merci consono all'economia di mercato non ad un sistema di stampo baronale.
 

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