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Saiu: "Bianchi dovrebbe dimettersi"

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Dovrebbe dimettersi. Dopo il voto di ieri sul bilancio il sindaco di Nuoro farebbe bene a prendere atto che la sua maggioranza non c'è più e a comportarsi di conseguenza. Dovrebbe dimettersi lui e sarebbe giusto che lo facesse anche l'assessore al bilancio, rimasto orfano del suo gruppo dopo che i due consiglieri di SEL sono passati, armi e bagagli, nel gruppo misto lasciandolo solo.
Ieri una minoranza di 17 consiglieri ha approvato un bilancio di previsione che, a causa del ritardo con cui è stato presentato, risultava immodificabile da parte del consiglio comunale che, di fatto, è stato commissariato dalla giunta sul suo atto principe. Questa ex maggioranza ha votato un documento che aumenta le tasse di 3 milioni di euro, aumenti necessari a coprire una spesa fuori controllo fatta di pochi servizi per i nuoresi e troppo costi per la burocrazia.

L'approvazione del bilancio è stata possibile grazie ai due ex consiglieri dell'UDC, da qualche giorno passati in maggioranza pur essendo stati eletti in un'altra coalizione, richiamati in aula dopo che (come al solito) avevano abbandonato la seduta a un'ora dal suo inizio. È stata possibile grazie a due consiglieri della minoranza, in questo caso non si può parlare di opposizione, che rimanendo in aula e astenendosi hanno permesso di raggiungere il quorum dei 21 presenti necessario ai fini della validità della seduta. È stata possibile soprattutto grazie a un presidente del consiglio che, dilatando i tempi dell'appello, ha permesso ai "rinforzi" di arrivare, comportandosi, ancora una volta, come garante della maggioranza (o di quel che ne resta) e non del consiglio. È stato vergognoso assistere allo spettacolo di un presidente complice degli espedienti messi in piedi da qualche assessore e da qualche consigliere del PD per perdere tempo. Se il regolamento fosse stato rispettato e l'appello, così come previsto, fatto dopo 10 minuti e non dopo 25 sarebbero tornati tutti a casa. Evidentemente però, pur di salvare quella poltrona tanto faticosamente conquistata si è disposti a calpestare le regole e la dignità del consiglio comunale.

Eppure nonostante tutti i giochini e i trucchetti di palazzo da ieri è ufficiale che la maggioranza che ha vinto le elezioni tre anni fa non c'è più. Non c'è più nei numeri. Il bilancio, che è l'atto fondamentale di un'amministrazione, è stato votato infatti da 17 consiglieri su 41. Non c'è più politicamente. Senza il soccorso dei due ex consiglieri dell'UDC e senza l'astensione dei due consiglieri di Idea Comune (due gruppi eletti nella minoranza) il bilancio non sarebbe stato approvato. Dei 27 consiglieri della ex maggioranza, 12 quel bilancio non lo hanno votato.

Con quali numeri pensa di governare il sindaco? Con quelli che abbiamo visto ieri? Sarebbe certamente meglio evitare a questa città l'agonia di un centrosinistra che ha esaurito il suo ciclo politico ma che comunque rimane aggrappato con tutte le sue forze a quel potere che in città detiene da 20 anni. Sarebbe più serio prendere atto della fine di un'esperienza politica e rassegnare le dimissioni.

Pierluigi Saiu (Capogruppo PDL)
Paolo Manca (Capogruppo Città in Comune)
Marcello Seddone (Capogruppo Nuoro Futura - PSd'Az)
Peppe Montesu (Consigliere PDL)
Pietro Salis (Consigliere PDL)
Pietro Sanna (Consigliere PDL)

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