La crisi dell’industria, la cosiddetta “vertenza entrate”, gli usi e gli abusi dell’identità sarda nelle campagne elettorali, la mai realizzata continuità territoriale, la riconversione al turismo dell’arcipelago La Maddalena, lo sviluppo turistico della Costa Smeralda e la crisi della pastorizia: sono questi i temi affrontati nella raccolta “Sardegna tra resistenze e rinunce” edito da CUEC con prefazione di Gianfranco Bottazzi.
La pubblicazione è opera di sette giovani studiosi, sardi e non, alle prese con il tema dell’insularità e il rapporto tra l’isola e il suo esterno. Se le retoriche della sardità tracciano una linea tra la Sardegna e chi, da fuori, vuole invaderla e sfruttarla, analisi più circostanziate suggeriscono spiegazioni più complesse su alcuni dei problemi sociali ed economici che caratterizzano l’attuale dibattito pubblico.
“Sardegna tra resistenze e rinunce” problematizza il rapporto tra l’isola e l’esterno, indagandone la complessità di poteri e interessi. Quando le “resistenze”, l’attrito rispetto a ciò che proviene da fuori, preserva il territorio e le specificità culturali e quando invece esso si traduce in immobilismo e chiusura? Quando l’apertura all’esterno diventa svendita, perdita e “rinuncia” alla gestione delle proprie risorse? I temi trattati mal si prestano a semplificazioni, nonostante sia forte negli autori l’intento divulgativo. Dal tramontato sogno industrialista alla controversa vicenda dell’autonomia finanziaria; dalle lotte del Movimento dei Pastori Sardi alle difficoltà di istituire il nuovo regime di continuità territoriale; dal ruolo dei privati nella gestione del territorio in Costa Smeralda alla svendita dell’arcipelago della Maddalena fino a una Sardegna ridotta a richiamo emotivo nelle campagne elettorali.
Comune ai saggi è l’idea che l’esterno sia troppo spesso utilizzato come la causa unica dei problemi che affliggono la regione. Con un approccio multidisciplinare che coinvolge la scienza politica, la sociologia, l’inchiesta giornalistica e la storia, gli autori muovono dall’ipotesi che siano piuttosto le scelte degli attori forti del potere, siano essi sardi, italiani o stranieri, ad aver influito sullo sviluppo socio-economico dell’isola. “Sardegna tra resistenze e rinunce” sarà presentato a Nuoro, martedì 17 dicembre a partire dalle 17.30 all’auditorium della biblioteca Satta, nell’ambito dei festeggiamenti per gli ottanta anni del consorzio bibliotecario nuorese. Insieme agli autori, parteciperanno il sociologo Francesco Mariani e i giornalisti dell’Unione Sarda e della Nuova Sardegna, Tonio Pillonca e Pier Luigi Piredda. Coordina i lavori Vannina Mulas del Consorzio Pubblica Lettura S. Satta. Gli autori sono: Dario Colombo, Roberto Ibba, Francesco Laterza, Carlo Pala, Manuela Porcu, Francesca Puddu, Antonella Seddone.