Totò direbbe: "ogni limite ha una pazienza". E questo è quello che dico pure io sulla questione relativa alla candidatura di Francesca Barracciu.
Francesca è stata votata da migliaia di cittadini come candidato presidente di una coalizione e di movimenti e gruppi politici che non hanno mai frequentato la sua coalizione. E’ sotto indagine per la questione relativa ai fondi dei gruppi ed ha pure (da candidata e poco da indagata, nel senso che poteva aspettare la conclusione delle indagini) reso interrogatorio presentando una memoria che nel dettaglio spiega come ha utilizzato i fondi dei gruppi.
Questa è la situazione di una candidata presidente che dal 29 di settembre (quasi tre mesi) viene tenuta ai box per aspettare non so quale ulteriore giudizio. Dal mio punto di vista, gli unici giudizi che aspettano Francesca sono quelli degli elettori dal punto di vista politico e quello dei magistrati per le indagini sui fondi dei gruppi. Il resto è solo ed esclusivamente lotta di potere fine a se stessa.
Per questo “il limite della mia pazienza” è superato, insieme, naturalmente, a quello di coloro che fanno parte del movimento La Base. Oltre, rimane solo la candidatura di Francesca e la regola inderogabile delle primarie per scegliere i candidati alle cariche importanti.
Non accetteremo giochi di palazzo o di prestigio e questo deve essere chiaro a tutti. Amici e nemici compresi.