Nei giorni scorsi è apparsa la notizia, poi smentita, di un gruppo di turisti piacentini finiti in ospedale a causa di un’intossicazione alimentare dovuta ad un pranzo in un agriturismo della Barbagia-Mandrolisai.

Da un’analisi più approfondita è emerso che l’indigestione era dovuta ad una sosta dei turisti, alla ricerca di un pranzo a base di prodotti tipici, in un punto ristoro improvvisato.
E’ la fotografia di quanto andiamo dicendo da tempo.

Con l’improvvisazione e la dereguletion sulla promozione dei nostri prodotti tipici oltre ad offrire un servizio pessimo e pericoloso dal punto di vista sanitario, danneggiamo l’immagine del nostro territorio e delle aziende che lavorano seriamente.

Le tante aziende agrituristiche iscritte al circuito di Campagna amica al contrario sono una garanzia sia per il turista che per la promozione dei prodotti agroalimentari locali e della nostra identità. Queste, infatti, utilizzando solo prodotti di proprietà o acquistati all’interno del circuito Campagna amica.

La conferma del grande lavoro anche a favore del proprio territorio da parte di Campagna amica è confermato anche dalle prime tappe di Cortes apertas dove abbiamo avuto la conferma che molti turisti sono spinti a tornare in Barbagia per riassaporare i prodotti genuini dei nostri agriturismi e chi invece viene per la prima volta va via soddisfatto.

Per questo insistiamo anche per una norma regionale che tuteli quegli agriturismo che fanno uso soprattutto dei prodotti della propria azienda, a km zero e sardi.