La Giunta regionale su proposta dell'Assessore Maria Grazia Piras ha approvato i primi interventi relativi all'area di crisi di Nuoro con il finanziamento di 8,5 milioni di euro. Si tratta di un intervento ideato e voluto, in accordo con l'Assessore Piras, dai sette consiglieri regionali eletti nella circoscrizione di Nuoro che congiuntamente hanno lavorato per l'approvazione del provvedimento nella finanziaria regionale 2015.
L'intervento regionale (22 milioni di euro tra Sassari, l'Ogliastra ed appunto Nuoro) rappresenta uno strumento pratico ed innovativo, poiché mette a disposizione dei territori una importante provvista finanziaria ma con l'idea che la stessa rappresenti un co-finanziamento di un più importante intervento statale innescato dal riconoscimento formale delle tre aree di crisi da parte del Ministero dell'Economia.
I sette consiglieri regionali di Nuoro hanno pure dato indicazioni in ordine al fatto che le risorse non fossero frammentate in microinterventi ma che le stesse servano al superamento del divario infrastrutturale delle quattro aree industriali del territorio (Ottana, Tossilo-Macomer, Pratosardo-Ottana e Siniscola).
L'idea di fondo è, infatti, affrontare e risolvere definitivamente lo scandalo di aree industriali prive di una vera rete telematica, di impianti idrici e fognari e di strade idonee al transito veicolare. Quindi poco attrattive per imprenditori locali e non che volessero investire nel nuorese.
A questo primo intervento seguirà con delibera di Giunta la definizione del percorso per il riconoscimento ministeriale delle aree di crisi e della conseguente attivazione di tutti gli strumenti di incentivazione a favore delle piccole e medie imprese. Altro pilastro del provvedimento ideato e voluto dai consiglieri nuoresi.
Per i sette consiglieri regionali la soddisfazione di aver tenuto fede all'impegno assunto con gli operai e le forze sindacali e datoriali che nel mese di dicembre 2014 chiedevano attenzione per il settore industriale nuorese.
Efisio Arbau, Angelo Carta, Luigi Crisponi, Roberto Deriu, Daniela Forma, Pietro Pittalis ed Emilio Usula