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OLLOLAI. Nasce il comitato per la costituzione del "Distretto del Fiore sardo prodotto del pastoralismo"

redazione
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A Ollolai nell'ultimo fine settimana di novembre nascerà il comitato per la costituzione del "Distretto del Fiore Sardo prodotto del pastoralismo". Ad annunciarlo il sindaco di Ollolai Efisio Arbau, che spiega: "durante la manifestazione di Impara S'arte, inserita nel circuito di Cortes Apertas, sarà attivato il comitato per la costituzione del Distretto. Si tratta uno strumento legislativo regionale innovativo che si può istituire grazie alla legge regionale numero 16 del 2014. Attraverso il quale Ã¨ possibile attivare la filiera produttiva del formaggio Fiore sardo – continua il primo cittadino - e promuovere quindi una serie di attività connesse che potranno essere finanziate con diversi strumenti regionali, statali e comunitari. Iniziativa, peraltro, che sfrutterà l’importante riconoscimento internazionale di cui si fregia il pastoralismo: patrimonio dell’Unesco». 

L'adesione potrà essere data da pastori, organismi pubblici e privati, operatori economici della filiera ed i Comuni a forte valenza pastorale e nello specifico quelli in cui si produce il Fiore sardo. Ad aver già presentato formale richiesta di partecipazione i primi cittadini di Gavoi, Giovanni Cugusi, Lodine, Antonio Congiu, Oniferi, Stefania Piras e Olzai con Ester Satta la quale ritiene "fondamentale porre in essere tutte quelle azioni - spiega - necessarie ad aiutare il comparto agropastorale, pilastro dell'economia locale e nello specifico olzaese". Intanto sono numerosi i contatti e le richieste di informazioni giunte all'ufficio del Sindaco di Ollolai, paese che ha tra i suoi pastori diversi produttori di Fiore Sardo Dop. Il formaggio infatti si fregia del riconoscimento di Denominazione di Origine Protetta, e la sua produzione è sottoposta a un rigido disciplinare. Risulta il più antico pecorino dell'Europa, l'unico prodotto a latte crudo. L'idea di costituzione di un Distretto agroalimentare di qualità nasce dall'esigenza di "una programmazione territoriale e produttiva strutturata - conclude il primo cittadino ollolaese - che evvalendosi del sostegno degli enti pubblici locali possa dare all'intera filiera l'unità che ora invece manca".

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