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GAVOI. Dal Comune la richiesta alla Regione per ripristinare i fondi per i Centri Commerciali Naturali

redazione
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I contributi per i programmi annuali di promozione dei centri commerciali naturali sono fermi da circa tre anni. Spariti nel nulla gli stanziamenti del 2016 pari a 1,5 milioni di euro.

La denuncia arriva dalle consigliere e dai consiglieri comunali Matteo Massa (Cagliari), Marco Manca (Sassari), Simone Pinna (Iglesias), Paola Conticelli (Porto Torres), Andrea Zucca (Monserrato), Roberto Loi (Sinnai), Francesca Tuveri (Guspini, assessora al Turismo), Arianna Carola (La Maddalena), Ignazio Murgia (Dolianova), Rita Pintus (Elmas, assessora alle Attività Produttive), Stefania Spiga (San Sperate), Salvatorina Biddau (Bosa), Alfonso Campus (Bosa, assessore al Turismo), Michele Schirru (Arbus, vicesindaco), Salvatore Puggioni (Carloforte), Filomena Deriu (Ghilarza), Roberto Ibba (Sardara), Ercole Melis (Sardara, vicesindaco), Gian Mario Pira (Gavoi).

Le consigliere e i consiglieri comunali dei 17 comuni sardi hanno scritto al Presidente della Regione Francesco Pigliaru e all'Assessora Barbara Argiolas affinché la giunta si impegni per ripristinare i contributi (previsti dal Titolo IV della legge regionale 18 maggio 2006, n. 5 che disciplina l'esercizio dell'attività commerciale nel territorio della Sardegna) e quindi a riattivare i bandi.

A Gavoi nel 2016, per iniziativa dell'Amministrazione Comunale e della Commissione attività produttive, ha ripreso le sue attività il Centro Commerciale Naturale Gavoi, un Fior di Paese, con un direttivo rinnovato e nuovo entusiasmo nonostante le difficoltà e la crisi. Una buona prassi che però ha bisogno di un sostegno forte dagli enti sovracomunali e dalla RAS in primis.

"Siamo convinti che commercio e artigianato meritino grande attenzione. La capacità di sviluppare nei territori politiche attive e la crescita e lo sviluppo delle specificità e le identità locali sono un'efficace risposta alle insidie della globalizzazione e della nascita nel recente passato delle grandi catene commerciali".

I centri commerciali naturali rispondono alla necessità di attrarre visitatori e di costruire le condizioni per soddisfare i bisogni dei consumatori, che altrimenti sceglierebbero le grandi catene di distribuzione provocando la conseguente desertificazione dei nostri centri di aggregazione naturale. Senza i contributi previsti dal Titolo IV della legge regionale 18 maggio 2016, i centri commerciali naturali non possono attivare una programmazione annuale, che tra le altre, prevede l'animazione delle vie commerciali.

In un contesto di crisi economica gli ultimi bandi per la concessione dei contributi ai Centri Commerciali Naturali per la realizzazione di programmi annuali di promozione, nonostante la crisi economica in corso, risalgono agli anni 2012 e 2013. Ci risulta uno stanziamento di 1,5 milioni lo scorso anno al quale non sono seguiti né bando né programmazione.

"Il giorno 6 marzo scorso, siamo venuti a conoscenza del fatto che tra le sfide inserite nella lettera di mandato indirizzata alla neoassessora al Turismo, artigianato e commercio Barbara Argiolas per il proseguo della legislatura c'è anche quella relativa all'applicazione delle leggi, in particolare quella del 18 maggio 2006 n.5 sul commercio e sull'artigianato. E anche la visione di turismo integrata espressa nelle prime dichiarazioni dell'assessora Argiolas e la volontà di promuovere le identità, i prodotti e le politiche di sviluppo locale ci fanno ben sperare e ci rendono fiduciosi che si possa arrivare a soluzione già nel 2017."

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