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Aras. A Macomer un incontro per discutere sui livelli di miglioramento genetico della Pecora di razza Sarda

redazione
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Non smette di crescere il livello degli allevamenti ovini della Sardegna, segnale che decreta ancora una volta la grande qualità dei prodotti delle aziende dell’isola. Proseguono infatti con importanti risultati gli studi sulla selezione, e in particolare sulla possibilità di contrasto alle diverse patologie che affliggono il sistema allevatoriale.

Domani infatti a Macomer si svolgerà un incontro tecnico tra allevatori, tecnici del sistema allevatori e ricercatori di Agris per fare il punto sull’evoluzione del programma di miglioramento genetico della pecora Sarda. Ad organizzare è Agris con Assonapa, ARAS e Apa/Aipa che vogliono fare il punto sul programma di miglioramento genetico della pecora di razza Sarda attualmente in una fase di profonda riorganizzazione e evoluzione in termini di obbiettivi di selezione, modalità organizzative e adozione delle nuove tecniche genomiche.

A partecipare all’appuntamento saranno quindi gli 80 allevatori iscritti al Libro Genealogico che aderiscono al progetto MIGLIOVIGENSAR, gestito dal Centro di Competenza di Biodiversità Animale, e i ricercatori di Agris alla presenza del personale tecnico delle AIPA e dei dirigenti di Laore.

“Obbiettivo dell’incontro – spiega Stefano Sanna presidente di Aipa, Ara e Assonapa - è fare il punto sulle innovazioni nel campo della genomica che sono state prodotte all’interno del progetto e valutare insieme agli allevatori le implicazioni pratiche che avranno sull’organizzazione dello schema di selezione della razza”.

Contrasto alla Visna Maedi, selezione per il miglioramento della sanità dell’apparato mammario, nuovi obbiettivi per la qualità casearia saranno i tre argomenti che terranno banco domani.

“Stiamo lavorando a tutto tondo per rilanciare il miglioramento genetico della pecora di razza Sarda -, commenta ancora Stefano Sanna -. Il sistema allevatori sta riorganizzandosi alla luce del ridimensionamento dei finanziamenti regionali e ministeriali. Dobbiamo cogliere l’opportunità offerte dalle innovazioni scientifiche per rendere lo schema di selezione più efficiente e valorizzare al massimo le risorse che ci vengono assegnate da Regione e Ministero. Abbiamo per questo avviato una serie di progetti , tra i quali quello di cui si discuterà domani. Obiettivo è migliorare non solo la produzione di latte ma anche la sua qualità e la resistenza delle nostre pecore a patologie di varia natura. Abbiamo in corso una interlocuzione molto proficua con la Regione e con Laore con i quali intendiamo condividere e programmare le prossime modifiche dello schema”.

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