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Produttori Fiore Sardo: "sosteniamo le richieste di dimissioni dei vertici dei Consorzi"

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É passato poco più di un anno da quando il gruppo spontaneo di pastori, produttori artigianali del Fiore Sardo, iniziò il suo lavoro di sensibilizzazione sulla situazione in cui verte il settore, sottolineando l'importanza di mettere in atto azioni per una maggiore tutela del prodotto. Tra le principali richieste ci furono quella di stimolare un intervento da parte del Ministero sul piano di controllo della DOP affinché si adottasse un sistema di verifica utile ad accertare che nel processo di lavorazione si utilizzasse solo latte intero e crudo e la sospensione – e conseguente commissariamento – del Consorzio di Tutela del Fiore Sardo DOP, attualmente guidato dagli industriali caseari con al vertice Antonio Maria Sedda, amministratore della SEPI Formaggi, a cui la maggior parte dei produttori artigianali non ha aderito. All'indomani della stesura delle integrazioni dei Pastori di Sardegna al documento proposto nel tavolo sulla "Vertenza Latte" e delle proposte portate avanti anche dalla Coldiretti, il gruppo spontaneo dei produttori di Fiore sostiene tutte le iniziative che richiedono le dimissioni volontarie e irrevocabili dei vertici di tutti e tre i Consorzi. Alla base di tale sostegno, infatti, vi sono le motivazioni che lo stesso gruppo dei produttori artigianali denuncia da tempo, cioè "l'incapacità di tutelare e vigilare sulla produzione e sui livelli produttivi del prodotto finito; la sopraffazione della produzione industriale verso i trasformatori diretti del latte in formaggio, i quali rappresentano le modalità di trasformazione storica e tradizionale del prodotto; la totale assenza di controlli per la verifica del disciplinare di produzione soprattutto nella fase dei trattamenti termici e affumicatura con modalità tradizionale". «Le dimissioni dell'intero CdA dell'attuale Consorzio – ritengono i produttori di Fiore Sardo DOP che rappresentano oltre quaranta aziende – non sono che il primo passo affinché divenga reale e concreta la valorizzazione e la tutela del prodotto artigianale, tra i più importanti della Sardegna».

 

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