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GAVOI. L'Amministrazione Comunale taglia il 100% della Tari per tutte le aziende e il 40% per tutte le famiglie

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"L'emergenza sanitaria e sociale dovuta alla pandemia da Coronavirus ha un fortissimo e grave risvolto economico per un territorio come il nostro che quotidianamente combatte con una crisi mai sopita e che pian piano stava progettando una sua ripresa. Come amministratori  - afferma il Sindaco Giovanni Cugusi -  stiamo lavorando in modo assiduo a approfondito, assieme agli uffici, per trovare le soluzioni più agevoli per ammortizzare il colpo a famiglie e imprese e tornare, alla riapertura, ad affrontare il lavoro con efficacia e speranza."

"In questo quadro – prosegue l'Assessore del Bilancio e delle Attività Produttive Franco Dore – si inserisce una azione forte che avevamo già introdotto nel comunicato del 26 marzo scorso: l'amministrazione ha scelto di tagliare la Tassa sui Rifiuti TARI dovuta al comune per l'anno 2020. Il tributo quindi non dovrà essere pagato dalle imprese locali mentre per le famiglie è previsto uno sgravio del 40%.

Questa - prosegue Dore - è la prima azione diretta a dare maggiore respiro alle aziende, e la seconda dedicata a supportare le famiglie, attraverso uno stanziamento importante (oltre 150mila euro) proveniente dall'avanzo di amministrazione che il "Decreto Cura Italia" prevede possa essere impiegato in spesa corrente".

Le imprese di Gavoi, che a luglio avrebbero dovuto iniziare a pagare la Tari, avranno così la possibilità di programmare l'utilizzo di quella quota per reggere meglio l'urto della crisi. Per molte realtà, infatti, il costo della Tari, soprattutto in un momento di improduttività, sarebbe stato gravoso. L'amministrazione ha stabilito così di sollevare dall'obbligo del tributo tutte le attività produttive, anche quelle ancora operative o parzialmente operative nell'intenzione di innescare una dinamica economica comunitaria positiva e solidale.

Per le aziende di Gavoi il risparmio "medio" prodotto da questa azione è di circa 500 euro. Le quote massime di dovuto si sarebbero aggirate intorno ai 7mila euro. Sono cifre importanti alle quali seguiranno comunque, oltre agli aiuti della Ras e del Governo, altri indennizzi pensati per immettere immediata liquidità nel meccanismo produttivo oggi allo studio della amministrazione.

"Una delle misure del Cura Italia – prosegue, infatti, Dore - prevede la sospensione delle rate dei mutui per gli enti locali. Il che significa che il pagamento dei mutui contratti dai comuni, in  scadenza  nell'anno  2020, può essere differito di un anno e che questa quota (per Gavoi circa 90mila euro) sarà spesa interamente per affrontare l'emergenza. Così – conclude l'assessore – si sta lavorando a un avviso che ci porti ad erogare indennizzi innanzitutto alle imprese che hanno dovuto chiudere, con un intervento proporzionato al tempo di inattività, per poi intervenire sulla ridotta produttività anche delle altre aziende di contorno".

"Portiamo queste azioni convinti che la politica debba essere sempre percepita a supporto di tutti i cittadini – afferma il Sindaco Giovanni Cugusi -. Questi provvedimenti vanno a sommarsi all'avviso sui Bonus Spesa (per il quale sono già giunte dalle famiglie oltre 35 domande e stanno per iniziare i pagamenti) e a tutte le azioni logistiche e di supporto che stiamo mettendo in campo per affrontare al meglio l'emergenza. Segnalo a riguardo – chiude il primo cittadino - l'attivazione del Punto d'ascolto telefonico Sociale, Educativo e Psicologico, perché nessuno deve essere lasciato solo in questo momento di difficoltà e forzato isolamento".

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