Questa mattina una delegazione del movimento La Base, del Pasd'az e de la Snistra, hanno incontrato la candidata presidente Francesca Barracciu ed i partiti ed i movimenti che la sostengono per "valutare la volontà di mettere assieme le rispettive idee per il governo della Regione".
Per quanto concerne l'incontro con La Base, spiega Efisio Arbau "abbiamo preliminarmente precisato che per noi è determinante il ruolo della candidata scelta dalle primarie, anche con il nostro sostegno, in quanto persona capace, determinata e con la giusta esperienza per guidare la squadra in un Consiglio che la legge elettorale disegnerà con maggioranze esigue. Una candidata scelta, appunto, dai cittadini e non dai tavoli ristretti della politica".
Inoltre il movimento ha presentato le proprie priorità programmatiche. Che sono:
"1. sistema fiscale sardo-zona franca. Sostanzialmente costruire un nostro sistema fiscale autonomo. Noi siamo per gestire i nostri servizi con le nostre sole tasse e di chiedere allo stato la copertura dei costi del servizio seguente;
2. continuità territoriale, togliere i soldi ad Onorato ed i suoi soci. Necessaria la risoluzione della convenzione Cin-Tirrenia e la gestione regionale di quelle risorse per un nuovo sistema fondato su persona e merce trasportata. Sulla base di una proposta di legge nazionale presentata da noi in consiglio, il presidente della regione nominerebbe, peraltro, i presidenti delle due autorità portuali per arrivare ad un controllo regionale dei porti e degli aeroporti;
3. università della Sardegna-sistema universitario sardo. Creare una federazione a tre tra i due atenei e la regione che, attualmente, sostiene le Università con decine di milioni di euro senza avere voce in capitolo. L'obbiettivo è quello, sulla scorta di altre esperienze europee, di fare sistema sull'offerta formativa, sulla gestione del diritto allo studio, per l'alloggio dei fuori sede e persino nell'organizzazione del tempo libero degli studenti;
4. la regione fa solo le leggi e le risorse e le competenze ai comuni. Un codice delle autonomie locali fondato su due livelli di governo, la regione ed i comuni. Peraltro è l'unico modo per smontare la burocrazia regionale;
5. eliminare il fondo perduto e garantire l'accesso al credito. Mettere fine al sistema del fondo perduto a favore delle imprese. Crea solo sprechi e mette in difficoltà le imprese serie strangolate dalla burocrazia. Meglio il sistema degli accordi con gli istituti di credito su accesso al credito con l'abbattimento dei tassi di interesse;
6. l'agricoltura al centro del sistema economico sardo con un patto tra pastori, contadini (patti orizzontali con i pastori), industriali caseari, cooperative e consumatori per gestire il mercato del latte ovino sardo. Alla base l'idea di consumare i nostri prodotti attraverso l'educazione alimentare e le mense scolastiche e ospedaliere (esistono già i protocolli);
7. la politica fuori dalla sanità . Fare un'unica asl regionale, con otto dipartimenti governati da assemblea dei sindaci (a costo zero) e da dipendenti asl".
Adesso la parola passa a Francesca Barracciu e agli altri partiti del centrosinistra che dovranno dire se la coalizione si allargherà anche a La Base al Psd'az e a la Sinistra.