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Intervista al consigliere regionale della Barbagia Efisio Arbau

Zona franca, università, pastorizia e sanità tra le sue priorità

a cura della redazione
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Giovedì comincerà ufficialmente la XV° legislatura, con il giuramento del Presidente Francesco Pigliaru, degli assessori e dei consiglieri.

Tra questi ci sarà anche un barbaricino, Efisio Arbau di Ollolai, eletto con le liste del movimento La Base nella coalizione del centrosinistra. Per lui si tratta di un ritorno avendo esordito nel palazzo di via Roma lo scorso anno ad aprile in sostituzione del sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu.

Ad Efisio Arbau, che sarà il capogruppo di Sardegna vera (la coalizione dei “piccoli” come è stata ribattezzare, composta oltre che dall’ex sindaco di Ollolai, da  Michele Azara dell’Idv-Verdi, da Gaetano Ledda dell’Upc e Raimondo Perra delPsi) abbiamo chiesto quali sono le idee che porterà in consiglio regionale. 

La Barbagia ha un suo rappresentante in Consiglio regionale, quale il primo atto per il territorio che ti ha espresso?

Io sono un consigliere che deve fare l'interesse dei sardi, che siano barbaricini, sulcitani o galluresi poco cambia. Certo la nostra Barbagia ha bisogno di un'attenzione particolare in quanto territorio montano che, senza enfasi, è abitato da una comunità che da l'identità all'intera Sardegna.

La prima cosa da fare?

Riprendere il filo del dialogo tra tutti i paesi di montagna per affrontare assieme i problemi ed i progetti futuri. Si parte sempre dalla squadra.

La Base è tornata all'ovile del centrosinistra?

Destra o sinistra sono magliette per dividere le persone in campagna elettorale se dietro non ci sono idee e persone perbene. Noi abbiamo condiviso un progetto politico democratico fondato su azioni concrete, facendo squadra con partiti che oggettivamente hanno poco a che fare con il nostro modo di intendere la politica. Ci batteremo per le cose concrete che abbiamo sempre portato avanti.

La zona franca sembra essere passata di moda, anche tu ti adeguerai?

La zona franca è l'unico strumento di cambiamento economico, sociale e politico. Noi l'abbiamo sempre intesa come sistema fiscale sardo. Cercheremo le alleanze per costruirlo, ad iniziare dall'agenzia delle entrate sarde, perchè dalla gestione della cassa si parte.

La Base vuole un'unica università della Sardegna, la farete con il governo dei professori?

I professori sono obbligati a fare i conti con l'oste ed i suoi numeri: i nostri giovani fuggono dalle università sarde ed i tagli statali ci mettono davanti ad una scelta di necessario coordinamento. Sul nostro progetto di un unico sistema universitario ci confronteremo e credo che otterremo ottimi risultati.

Il tuo pallino è  la pastorizia e l'agricoltura, cosa ci dici del nuovo assessore?

Non la conosco. Mi rassicura che sia stata proposta dal partito dei Rossomori. Le chiederò un incontro a breve per capire cosa pensa della nostra idea del governo del prezzo del latte ovino, dell'agricoltura a servizio della zootecnia e dei prodotti tipici, nonché della necessità di costruire una vera politica veterinaria sarda.

Ma la sanità riuscirà a liberarsi dalla politica?

E' obbligatorio, altrimenti abbiamo fallito prima di cominciare.

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