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L'intervento bilingue di Arbau: "burocrazia zero e assunzioni per concorso"

La prima volta nella XV° legislatura per il consigliere barbaricino

a cura della redazione
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Primo intervento della XV° legislatura per il consigliere regionale di Ollolai. Lo ha fatto questa mattina durante la chiusura della discussione sulle linee programmatiche riservata ai capigruppo.

“Il mio sarà un intervento bilingue - ha anticipato in apertura –. Questa non è, come dice qualcuno una nota di colore, ma un nostro diritto, un caposaldo del patrimonio costituzionale della Nazione sarda nei confronti dello Stato italiano”.

Arbau ha poi spiegato per sommi capi, visto l’esiguo tempo a disposizione, alcune delle idee del suo movimento La Base.

Lingua sarda. “Deve essere la legislatura dell’affermazione definitiva del bilinguismo perfetto; mettiamo in pratica quello che è stato disegnato in questi anni: un codice di scrittura e (con la modifica dello statuto) portiamo la nostra lingua a scuola”.

Sistema fiscale sardo. "Con un’agenzia delle entrate che tenga la cassa in Sardegna affrancandoci definitivamente da un fisco italiano che uccide qualsiasi idea imprenditoriale".
 

Burocrazia. "Applichiamo il “decreto del fare” (è legge dello Stato) e le zone a burocrazia zero a tutta l’isola. Trenta giorni di tempo per dare risposta alle imprese o silenzio-assenso.

La sburocratizzazione vera, tuttavia, è quella di delegare le funzioni e le competenze regionali ai Comuni per un controllo prossimo dei cittadini. Un federalismo interno".

Istruzione e conoscenza. “Sosteniamo il capitale umano rappresentato dalla nuova generazione glocal, mezzo globale e mezzo locale. Sono loro che ci trascineranno fuori da sistema assistenziale in cui ci siamo cacciati.  Serve costruire la scuola primaria, secondaria e superiore del territorio che superi i campanili”.

Economia. “Il futuro si fonda sulla fine dell’assistenzialismo costruito sul fondo perduto e sugli ammortizzatori sociali. Puntiamo sul reddito minimo di garanzia per tempo limitato, assistenza sociale per l’estrema povertà e formazione professionale puntuale, con assegno alla persona che si vuole formare e non all’ente che si inventa i corsi per tirare a campare".

Agricoltura. “Su due cose misureremo la classe dirigente nei prossimi mesi: la politica veterinaria (a proposito subito gli indennizzi ai pastori); e la costruzioni delle condizioni per il governo del prezzo del latte ovino. Mercato, privati e costruzione del sistema interprofessionale che metta assieme trasformatori, cooperatori, pastori e persino i consumatori”.

Piccoli artigiani. "Le botteghe sono la nostra spina dorsale economica, o li aiutiamo a superare questa crisi con azioni concrete oppure moriremo davanti alle casse dell’Auchan”.

Trasporti. Risolviamo la convenzione con la Tirrenia, un carrozzone nato per dar lavoro ai campani, e prendiamo il controllo dei porti dando vita alla continuità territoriale”. 

Il consigliere regionale barbaricino ha concluso dicendo che “alla base di tutto ci deve comunque essere l’onestà. Per questo dobbiamo smontare questo sistema simil-mafioso del diritto trasformato in cortesia. L’onestà sostanziale, è quella che ci obbliga a fare assunzioni per concorso o per chiamata dall’ufficio di collocamento e non quello delle società interinali; piuttosto ci obbliga ad eliminare la politica dalla sanità”.

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