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Matteo Marteddu: "Voto Soru se fa tempo grigio, altrimenti no"

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E' triste: se il 26 ottobre fa tempo grigio, piovoso, noioso, vado e votare. Soru? Si. Se fa sole, NO. Infatti, Soru fa rima con grigio, nebbioso. Gli altri due? Castangia, non so chi sia; dicono civatiano, come appicicarli una patologia; ha l'alluce valvo? L'allopecia? Boh. L'altro, Angioni, il nessuno di Ulisse, dicono sia senatore!! Mah, come il cavallo di Caligola? Boh. Insomma Soru suscita pena e ilarità, combinato disposto. Va per vie eteree: dice: intelligenza collettiva, comunità di persone, progresso comune, stare nel contemporaneo. Ho citato testualmente le sue idee per il PD SARDO. Dove vive? Perchè se guarda sotto vede: stracci di tessere che volano, da Nuoro a Olbia, insulti personali, tra staff di presidenti, nullafacenti, giovani e giovinetti a disposizione... orripilante. Soru, che pure realizza un appeal politico unico, veste in queste ore una sconcertante maschera di ipocrisia. Coma fa a stare ancora zitto, come fa ancora a chiederci di andare a votare il 26? Naviga nell'iperuranio quando la cacca sale e lo sta travolgendo, da un angolo all'altro di Sardegna. Se ha un briciolo di intelligenza resetti tutto. Che fa? Ha perso già una sfida, è già over time; come se Renzi, sconfitto oggi, desse appuntamento al 2024, 2024, capite? Soru del 2004 ci da appuntamento a dieci anni dopo, accompagnato da quelli che lo hanno pugnalato. Tra le macerie e le milizie delle tessere, che dice? Si gira dall’altra parte? Un grande vecchio!! Ha idee forti e suggestive, che sottoscrivo: innovazione, Europa, rivoltare la Sardegna come un calzino, verso il nuovo; la penso e agisco come lui. Ma l’olezzo che c'è sotto io non lo respiro. Lui che stomaco ha? Basta, queste ore, qui a Nuoro, sono insopportabili...e penso per molti.

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