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Gaetano Ledda: "le presunte decadenze in Consiglio regionale sono una farsa. L'assemblea dei sardi trasformata in un condominio"

a cura della redazione
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"La vicenda processuale delle presunte decadenze (da accertare prossimamente nei Tribunali della Repubblica per legittimità e tempestività), certifica che il Consiglio regionale è diventato come un’assemblea di condominio rissosa ed inconcludente dove l’unico interesse è quello di fare del male al proprio vicino di casa".

Il consigliere regionale de La Base Gaetano Ledda interviene sulla sentenza del Consiglio di Stato che ha interessato il barbaricino Efisio Arbau.

"La sentenza del Consiglio di Stato - continua Gaetano Ledda - è una cosa abnorme che porterebbe in Consiglio persino qualche  passante che ha l’unico “merito” di aver proposto un ricorso magari su consiglio di un vecchio marpione asserragliato in un qualche Municipio gallurese, espulso dalla politica ma voglioso di tornarci per mano giudiziaria. La verità, per il momento, è che in Consiglio regionale c’è La Base e che tutto il resto sono reminiscenze di un potere che non c’è più".

"Bene farebbe il Consiglio regionale - suggerisce il conasigliere regionale de La Base - a chiedere la sospensione immediata della sentenza e la revoca di un provvedimento palesemente illegittimo e persino inapplicabile.  Così si potrebbe riprendere immediatamente l’attività".

"Le sentenze - conclude - si applicano sempre, ma attraverso gli istituti giuridici che nell’ordinamento italiano ne garantiscono l’effettiva e legittima applicazione (correzioni errori materiali, incidenti di esecuzione e, nel caso in questione, giudizio in ottemperanza)".

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