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Pasticcio decadenze Consiglio regionale. La lettera di Arbau, Azara e Fenu

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Una lettera breve e concisa da parte di Arbau, Azara e Fenu, i tre consiglieri regionali dichiarati nuovamente decaduti in seguito alla nuova pronuncia del Consiglio di Stato, hanno scritto al Presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau. Oggetto della missiva l'operato della Giunta Regionale delle elezioni, rea, secondo i tre, di un abuso di competenza, essendo andata "oltre l'arti. 17 del regolamento interno".

Di seguito il testo integrale:

Caro Presidente

nel manifestarTi tutta la mia vicinanza e solidarietà in questo difficile momento per la conduzione della massima assemblea sarda, con la presente anche a nome di Michele Azara e Modesto Fenu Ti preciso quanto segue.

E' nostra intenzione porre alla Tua attenzione alcune questioni attinenti all'operato della Giunta delle elezioni, poiché a nostro parere, così come anticipato con il mio intervento in aula durante la seduta antimeridiana del 4 agosto 2015, sulla vicenda “decadenze e subentri” la Giunta in questione si è trasformata in una sorta di Tribunale amministrativo che, abusando della propria competenza, ha esposto il sottoscritto e gli altri Consiglieri interessati dalla sentenza del Consiglio di Stato ad un danno grave ed irreparabile.

La competenza della Giunta è, infatti, circoscritta all'art. 17 del regolamento interno, che riporto integralmente: “Alla Giunta delle elezioni competono la verifica dei titoli di ammissione dei Consiglieri e l'esame delle cause di ineleggibilità e di incompatibilità, comprese quelle sopravvenute nel corso della legislatura. Gli accertamenti di cui sopra riguardano, altresì, i subentranti ai Consiglieri comunque cessati dalla carica”. Funzioni che lo stesso art. 17 stabilisce siano esercitate “sulla base di un regolamento interno che, previo esame della stessa Giunta delle elezioni, deve essere approvato dal Consiglio con la maggioranza assoluta dei suoi componenti”. Regolamento che ad oggi non è stato approvato e che lascia la Giunta nel totale arbitrio di una prassi inesistente su una vicenda giudiziaria che ha prodotto una nuova regola giuridica, con l'introduzione di una soglia di sbarramento inesistente.

Siccome l'ordinanza che ha rigettato l'istanza cautelare da noi avanzata è proprio fondata sulle avventate decisioni della Giunta, Ti chiedo di porre in essere tutte le necessarie attività affinchè questa sorta di “soap opera giudiziaria” con protagonisti inattesi (i componenti della Giunta delle elezioni) non comporti ulteriori e fastidiosi strascici giudiziari.

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