L’Assessore ai Servizi Sociali Valeria Romagna interviene sulla questione (leggi la nota dei consiglieri di La Base per Nuoro) legata al piano “Ritornare a casa” e sulle difficoltà ad erogare i finanziamenti nei confronti dei beneficiari.
“Sono assolutamente vicina e solidale con tutti i beneficiari del piano “Ritornare a casa”, una misura finanziata per l’80% dalla Regione Sardegna e per il restante 20% dal Comune, mirata a garantire dignità e continuità nell’assistenza e nelle cure domiciliari alle persone affette da gravi patologie degenerative.
Purtroppo ci stiamo trovando davanti a un assurdo empasse burocratico.”
L’assessore entra nello specifico e spiega: “Innazitutto i beneficiari dei piani sono soggetti al rinnovo della misura ogni 12 mesi, con nomina e convocazione di una commissione che valuta e stabilisce se lo stanziamento annuale possa essere o meno prorogato per un altro anno, un iter burocratico che porta con sé lungaggini e polemiche anche perché spesso i verbali della commissione non vengono spediti ai comuni.
Senza il parere della suddetta commissione il Comune non è autorizzato alla proroga del finanziamento.
Allo stato attuale il comune di Nuoro ha 48 piani attivi di cui 12 in attesa di rinnovo da parte della RAS e 13 piani nuovi non ancora attivati perché in attesa di finanziamento della I^ annualità da parte della stessa Regione per un totale di 25 piani fermi.
I piani in attesa di finanziamento ( sia nuovi che rinnovi) sono stati inviati in Ras nel periodo che va dal 08/07/2015 al 2/11/2015 , la maggior parte durante i mesi di luglio, agosto e settembre.
Allo stato attuale non abbiamo ancora ricevuto i verbali con gli esiti della commissione e questo non consente al servizio di procedere con le liquidazioni e il rimborso delle spese sostenute neppure utilizzando la quota del 20% a carico del Comune.”
“Mi dispiace quasi parlare di piani come se fossero qualcosa di asettico” continua l’assessore Romagna “perché dietro un piano c’è una persona, un malato, una famiglia e degli operatori che svolgono con amore, professionalità e umanità un lavoro delicatissimo.
Tutte le persone coinvolte , dal malato al familiare all’operatore devono poter affrontare il decorso della malattia con serenità e dignità, e solo evitando inutili lungaggini burocratiche e stressanti attese queste possono essere garantite.
Confido in un pronto intervento della Regione e dell’Assessore Arru che ha sempre riservato particolare attenzione a questa tematica.
Giovedì insieme ai tecnici del Comune che si occupano di gravi disabilità saremo in Regione per sollecitare ancora una volta l’invio dei verbali delle commissioni in modo da sbloccare i piani che devono essere rinnovati e far partire i nuovi che sono in attesa.”
Le conclusioni sono dedicate alle perplessità manifestate pubblicamente sull’operato di questa amministrazione : “Invito tutti a una maggior attenzione sui temi che si intendono affrontare. In assessorato siamo sempre disponibili a dare spiegazioni su tutte quelle che sono le questioni di nostra competenza. In questo caso, come già spiegato, stiamo subendo una situazione di empasse burocratico indipendente dalla nostra volontà. Auspico infine che Giunta e Consiglio conducano una battaglia comune per la dignità dei nostri concittadini più sfortunati che , come ci ha ricordato la presidente dell’AISLA, Rosa Puligheddu, hanno bisogno del nostro aiuto e questo deve essere tempestivo, perché ogni giorno di ritardo è un giorno di sofferenza”