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Tempio - Taloro 0 - 1

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Taloro. Fadda, Satta, Frau, Pinna, Silvetti, Gutierrez, Cherchi, Piras (Zappino), Canessini (Noli), Piredda (Delogu), Mele.

Reti. 87' Mele.

Quinta vittoria consecutiva del Taloro, che si conferma seconda sempre ad una lunghezza dall’Olbia, anch’essa vittoriosa contro il Samassi. Tre punti conquistati nel finale grazie al capitano Roberto Mele, ma meritati, anzi, meritatissimi. Protagonista in negativo, per i gavoesi, è stato il campo, molto pesante dopo la pioggia caduca fino ad un’ora prima del match. Ha limitato il gioco dei più tecnici barbaricini e favorito il gioco dei padroni di casa, che hanno pensato a difendersi. La ripresa è andata meglio. Gli uomini di Cirinà hanno attaccato con più ordine, mettendo più volte in difficoltà il Tempio. Mancava solo il gol che è arrivato all’87’. Azione condotta dal duo Canessini-Cherchi con cross di quest’ultimo per Mele, che porta in vantaggio i suoi. “Siamo stati penalizzati dal campo fangoso – dice il tecnico Ivan Cirinà –. Loro si sono chiusi e agivano di rimessa, mentre a noi in quel campo, al limite dell’agibilità, non riuscivano le nostre solite giocate. Nella ripresa, grazie anche agli innesti di Zappino e del nuovo arrivo Delogu, abbiamo potuto contare su più quantità e abbiamo attaccato bene riuscendo a trovare il meritato vantaggio con Mele su invenzione di Canessini-Cherchi”. Il condottiero del Taloro non pensa più alla salvezza, oramai “conquistata”, ma si gode il momento: “Cinque vittorie consecutive sono tanta roba, adesso pensiamo al Carbonia, che dovremo affrontare senza Piredda e Satta, poi sfideremo l’Olbia. Spero di arrivare al big match in questa posizione o anche avanti” chiude il mister sfidando la scaramanzia.   
 

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