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Nelle scuole di Gavoi, Ollolai, Lodine e Olzai: il piacere della lettura per i nostri giovani dalle parole delle insegnanti

L' istituto comprensivo di Gavoi ha partecipato come giuria al premio Strega ragazzi e ragazze

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"Per gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado è sempre molto difficile convincere i ragazzi a leggere e penso che molti dei miei colleghi come me, come noi si siano inventati di tutto per spingere i propri studenti verso la lettura. Non una lettura imposta, non un compito noioso da assolvere, non un incarico a casa o per le vacanze ma un piacevole diversivo.    A tutti noi serve un progetto d’amore spassionato per la lettura, coinvolgente, appassionante al punto da non poterne più fare a meno. Nell’istituto comprensivo di Gavoi sono anni che collaboriamo con l'associazione Isola delle storie per il Festival della letteratura, sono state numerose e variegate le esperienze ma solo da tre anni il lavoro che portiamo avanti e incentrato sulla lettura ma mai come quest'anno vedo i ragazzi seriamente appassionati. Abbiamo sempre puntato molto su progetti che fossero un investimento per la crescita culturale e sociale dei nostri alunni. Abbiamo vinto l’anno scorso uno scaffale di trecento libri per un progetto di lettura della sede della secondaria di Ollolai. Da noi l’amore per la lettura inizia all’infanzia. Molti, tra gli insegnanti della nostra scuola, hanno messo al primo posto le attività e la passione per la lettura e la scrittura consapevoli che queste possono solo arricchire e che molto di ciò che si fa a scuola passa per la lettura.

Quando sono stata contattata per partecipare con gli allievi per la giuria del Premio strega ragazzi e ragazze ho accettato volentieri ed ero molto entusiasta di fare questa nuova esperienza.

Io ho sia una seconda che una prima, in quest'ultima ci sono grandi lettori appassionati e non ho problemi a proporre loro qualunque attività che presupponga la lettura e la scrittura.

La seconda, invece, è una classe più difficile e quando ho proposto questa attività ho faticato a trovare i dieci giurati. Ho optato, alla fine, per un gruppo di istituto con ragazzi provenienti da più classi, sette dalla seconda A, due dalla seconda B di Ollolai e una dalla terza A di Gavoi, a questi si sono aggiunti cinque sostenitori che hanno letto con i loro compagni.

Qualcuno tra i volontari l'avevo già preso "al laccio" con una proposta di lettura per una gara a squadre che è un modo fantasioso per leggere senza rendersene conto. Ho costituito la squadra dei giurati con i volontari alcuni incentivati dai genitori, altri dall’orgoglio e alcuni pur consapevoli di alcuni loro limiti hanno voluto comunque misurarsi.

Qualche volta vivere in un’isola può diventare problematico, soprattutto quando si aspetta un pacco dalla penisola. Noi, poi, siamo anche un’isola nell’isola, il nostro istituto si trova al centro della Barbagia e ne fanno parte quattro paesi: Gavoi, Ollolai, Lodine, Olzai.

Finalmente il pacco che abbiamo tanto atteso prima delle vacanze di Natale è arrivato. I ragazzi della giuria sono molto contenti ma anche spaventati per il compito che li attende, sono anche molto emozionati perché comprendono di dovere assolvere ad un compito importante. Sabato 16/01 distribuisco i libri ai miei giovani lettori dovranno leggere cinque libri e poi decidere per quale votare, il 24/04 sarà l’ultimo giorno utile per esprimersi.

C. e Cs vogliono iniziare dal libro della Carminati "Fuori fuoco" sostengono che sarà pesante si parla di guerra e loro non amano il tema, quindi decidono di iniziare per tempo. C. dice: << Certamente è il più brutto chissà quanto tempo ci metterò a leggerlo>>. Lunedì C. sbuffa ancora, lei non è una grande lettrice e sostiene che non le piace leggere, ha finito da poco un libro proposto da me che ha appassionato la maggior parte della classe, un libro molto carino che li ha coinvolti anche nella conoscenza dei grandi del rock.

Martedì mattina appena arrivò in seconda C. è letteralmente impazzita, lei e Cs mi aspettano davanti alla cattedra con il libro in mano. Sono felicissime e Cs ha letto meno pagine rispetto a C, e già questo è di per sé straordinario. Hanno entrambe superato la metà del libro e C. urla entusiasta che questo è il più bel libro che lei abbia mai letto, sostiene che non aveva capito che quando c'è la guerra è presente anche l'amore.

Ora ogni volta che parliamo dei libri lei dice che "Fuori fuoco" per lei è: <>. Un libro esplosivo.

V. sorpresa in classe a leggere "Dalla parte sbagliata", viene denunciata dai compagni perché non sta seguendo la lezione, si scusa dicendo che non riesce a resistere, è più forte di lei, non vede l'ora di finire il libro, vuole sapere come va a finire per Maria e Fatima. Ora ogni volta che ne parliamo si illumina, è delusa perché il libro è finito, e lei voleva sapere di più, non si è accontentata del finale. Lei è una che quando legge commenta, si emoziona, si arrabbia e tergiversa nelle ultime pagine perché non vuole arrivare alla fine. Questo succede anche ad Al, sono tre giorni che è ferma sulle ultime due pagine di "Fuori fuoco" e non si decide a finire il libro, non sa spiegare perché ma si è bloccata come sospesa nella storia tra Jolanda e Sandro.

Tutti i ragazzi sono stati bravissimi, hanno letto tutti i libri volentieri, hanno continuato a portare avanti il lavoro scolastico e gli impegni di lettura che hanno preso con me per la prossima gara.

Io sono molto contenta perché riuscire a portare anche solo uno studente verso la lettura è un successo enorme. Io di questi ne conosco diversi: alcuni che hanno fatto una scommessa con sé stessi, altri che leggevano ma non esageratamente. Ma sono felice anche per le due ragazze che amano leggere, una addirittura vorrebbe una casa fatta di libri, e per un allievo che legge da sempre. Poi ci sono quelle che hanno sostenuto il gruppo degli amici e con loro hanno condiviso delle storie. Qualcuno in classe ha detto che li ho contagiati alla lettura, che magnifico questo “prurito”, che eccezionale questo “virus”.

Quando abbiamo parlato delle emozioni, delle sensazioni provate, delle difficoltà incontrate e dei tanti pensieri che si sono affollati dentro di loro durante la lettura abbiamo condiviso impressioni diverse. Le ragazze leggendo “Fuori fuoco” hanno visto l’aspetto romantico, l’amore. Leggono alcune pagine a voce alta: i baci rubati, i baci donati. I ragazzi non sono interessati alle smancerie, a loro non interessa il romanticismo, Zorro è il loro eroe. Ma c’è anche chi vede il viaggio, il percorso. E. si è immedesimata in Sofia ha gioito con lei, ha sofferto con lei, è affascinata da lei.

Maria e Fatima hanno sollecitato la responsabilità, li hanno portati per mano a conoscere un altro mondo, un’altra vita, A. prima di votare ha voluto conoscere anche la storia di Iqbal.               

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Questa esperienza è stata eccezionale, ora ho una classe con tanti ragazzi impazienti di leggere, abbiamo già iniziato il laboratorio per il festival e ci sono più ragazzi desiderosi di misurarsi con la lettura. Abbiamo lavorato un pomeriggio in più a settimana, non ci è pesato. Ci siamo incontrati e abbiamo appreso tante realtà che non conoscevamo, abbiamo parlato di libri ma anche della scrittura e della lettura, soprattutto ci siamo incontrati e siamo stati bene insieme.

Un grazie alla Fondazione Bellonci per questa opportunità e per sperare in un'altra occasione e come diciamo noi: “A ateros annos menzus”

Prof.ssa Mangela Cuccui e con me la Prof.ssa Maria Antonella Cadau e la Prof.ssa

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