La notizia della chiusura dello sportello del Banco di Sardegna di Olzai arriva in Consiglio Regionale attraverso un'interrogazione che porta la firma di Gaetano Ledda, esponente della Base Sardegna.
Lo smantellamento dello sportello da parte del gruppo bancario, reso noto grazie a una agenzia Ansa, e non ancora ufficializzato alla stampa dal Banco di Sardegna, fa parte di una operazione di riordino aziendale iniziata ben due anni fa da parte del gruppo Bper, da portare a termine tramite la chiusura di ben 130 filiali, in esecuzione di un piano di ristrutturazione di tutto il tessuto di sportelli diffuso nel territorio nazionale.
Allo stesso modo il Banco di Sardegna ha avviato una interlocuzione con i primi cittadini dei Comuni interessati, e tra questi, ieri mattina la sindaca di Olzai, Ester Satta, che ha ricevuto da due funzionari del Banco in persona la comunicazione della data della chiusura: il 13 ottobre prossimo.
I due hanno anche riferito alla Sindaca che "siamo qua anche per ascoltare le esigenze degli olzaesi".
Intanto stamattina l'esponente della Base Sardegna ha depositato una interrogazione consiliare rivolta al Presidente Francesci Pigliaru e all'assessore agli Enti Locali Erriu, dove si chiede "se sono a conoscenza della problematica relativa alla chiusura dello sportello, e se intendono prendere a nome di tutta l'amministrazione regionale posizione contro la chiusura della filiale del Banco di Sardegna nel comune di Olzai, anche in considerazione del fatto che in questo periodo difficile per il territorio, la comunità olzaese non può permettersi di assistere inerme ad eventi che impoveriscano il tessuto sociale, istituzionale ed economico del paese".
Disagio che la stessa prima cittadina ha espresso ai due funzionari del Banco di Sardegna, in considerazione del fatto che le filiali più vicine sono a un quarto d'ora di distanza dal centro abitato.
"Non staremo a guardare - ha annunciato la Sindaca -, intanto attendiamo una presa di posizione da parte dei rappresentanti regionali", che ora, attraverso l'atto formale dell'interrogazione di Ledda, dovranno rispondere al parlamento sardo.