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REGIONE. Il ruolo delle Compagnie Barracellari durante il periodo emergenziale Covid-19

Le precisazioni del direttore generale dell’Assessorato regionale degli enti locali Umberto Oppus

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REDAZIONE. Con una circolare firmata dal direttore generale dell’Assessorato degli enti locali Umberto Oppus la Regione ha fornito alcune precisazioni in ordine al ruolo delle Compagnie Barracellari durante il periodo emergenziale Covid-19.

La circolare è stata inviata anche ai sindaci dei comuni isolani ove operano le Compagnie Barracellari.

Considerata la complessità e la rilevanza del contributo offerto dalle Compagnie Barracellari in questo periodo – si legge nella circolare – e considerate le richieste pervenute, la direzione regionale degli Enti locali ha ritenuto opportuno fornire alcune precisazioni di ordine generale e normativo riguardanti l’organizzazione e il funzionamento delle citate Compagnie, disciplinate dalla Legge Regionale n. 25 del 15 luglio 1988.

Per quanto riguarda le attività di “collaborazione”, l’Assessorato degli enti locale ha ribadito che «le Compagnie collaborano con le autorità istituzionalmente preposte ai servizi di Protezione Civile, prevenzione e repressione dell’abigeato, controllo scarichi di rifiuti civili e industriali e, in generale, di vigilanza e tutela ambientale», come previsto dall’art. 2 della citata legge regionale.

Il direttore generale dell’Assessorato ha inoltre chiarito che «l’utilizzo delle Compagnia Barracellare nelle forme richieste anche dall’Emergenza COVID-19, ha luogo sempre attraverso apposita convenzione, ovvero attraverso ordinanza di priorità, dove si avrà cura di evidenziare le competenze cui queste sono chiamate ad adempiere e, soprattutto, le modalità di svolgimento dello specifico servizio in particolare in ambito urbano, nel rigoroso rispetto delle norme di riferimento».

Infine, con l’odierna circolare l’assessorato regionale guidato da Quirico Sanna ha specificato che «la particolare situazione di utilizzo della locale Compagnia Barracellare in supporto all’organico della locale Polizia Municipale debba intendersi sempre in supporto a questa e nei limiti e modi indicati dalla legge» e ha ricordato ai sindaci «che le funzioni di polizia locale possono essere svolte anche nell’ambito dell’unione di comuni di appartenenza, assunti gli atti propedeutici».   

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