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Fonni: "coinvolgiamo le famiglie e i giovani"

Questa è la soluzione emersa nel consiglio convocato dopo l'attentato a Libero Russo

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Fonni. Pochi intimi per il consiglio straordinario convocato dopo l’attentato di domenica sera al consigliere comunale Libero Russo. “Mi sarei aspettato la sala piena” ha esordito  amareggiato il sindaco Stefano Coinu. Che alla fine di una lunga discussione, ha deciso, con il consenso del consiglio e dei presenti, di rinviare l’approvazione del documento unitario, per “arricchirlo delle importanti riflessioni emerse questa sera e inviarlo a tutte le famiglie di Fonni”. Perchè “dobbiamo ricominciare da lì, dalle famiglie, dalle associazioni, i giovani, se necessario convocando un consiglio comunale a scuola. Forse avevamo tutti abbassato la guardia: dobbiamo tenerla alta con l’aiuto di tutti”. Anche perché Fonni non era presente fisicamente ma ha risposto, come testimonia lo stesso Libero Russo nel suo intervento rotto più volte dall’emozione. “Il paese si è stretto alla mia famiglia, tutti in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo comunicativo hanno voluto far sentire la loro vicinanza. Sono orgoglioso di abitare qua e non vorrei andarmene mai”. E allora il motivo di quella assenza va ricercato “nella sfiducia delle persone” come ha sottolineato nel suo ragionamento l’assistente sociale Rossanna Verachi. Si devono coinvolgere appunto le famiglie, le scuole i giovani. “I giovani saranno cambiati da giovani migliori, un giovane bravo ha più successo di dieci bravissimi educatori” è stato il pensiero di don Pietro Puggioni. Solo cosi si riuscirà a colorare “la zona grigia presente a Fonni che vive nel virtuale e staccata dalla società”.Secondo il parroco oggi la fatica educativa e di dialogo è più difficile di altri tempi”. Per questo “dobbiamo cambiare anche noi sia nell’esempio che nel riuscire a includere quelle persone che hanno difficoltà sociale e che sentendosi esclusi si affidano a questi gesti per darsi una ragione di vita” è stato il ragionamento di diversi consiglieri. “Dobbiamo dare di più soprattutto noi amministratori” secondo l’assessore alla cultura Laura Mulas “andare noi incontro alla scuola e i bambini che nutrono curiosità verso le istituzioni ma che sentono lontane”. “Ripartire da questo palcoscenico, dal consiglio comunale che deve divenire l’esempio per tutti – è la sintesi della serata del sindaco Stefano Coinu -. Qui si discute anche aspramente ma sempre civilmente e alla fine si accetta la decisione della maggioranza che nasce sui singoli argomenti. Ci dobbiamo sforzare per portare questo esempio ai giovani e bambini. Iniziamo – ha proseguito - con l’inviare una lettera a tutte le famiglie contenente un documento che sintetizzi ciò che è emerso questa sera e invitiamo la popolazione già al prossimo consiglio. Se solo riuscissimo a coinvolgere un giovane, come dice don Pietro, lui avrà più successo sui coetanei di dieci educatori bravi”.  

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