OVODDA. Il Comune di Ovodda si rivolgerà all’autorità giudiziaria e denuncerà la Provincia di Nuoro. Lo farà perchè l’ente guidato da Roberto Deriu non ha concluso i lavori nella strada comunale che dal borgo conduce al lago Cucchinadorza, “arrecando pericolo a quanti (molti) tutti i giorni la percorrono”. Dopo una serie di sollecitazioni scritte e verbali (senza risposta), il sindaco Cristina Sedda il 29 luglio scorso ha firmato un’ordinanza in cui intimava “all’amministrazione provinciale di Nuoro, in persona del presidente della provincia – si legge - di provvedere all’esecuzione dei lavori di somma urgenza necessari ed improcrastinabili per la prevenzione e l’eliminazione del grave pericolo onde garantire la necessaria incolumità pubblica e la sicurezza dei cittadini utenti. Di dare inizio a detti interventi entro il termine di 60 giorni dalla notificazione della presente ordinanza che ha i caratteri della contingibilità ed urgenza”. Trascorsi i 60 giorni, scrisse nell’ordinanza il sindaco “senza che l’Amministrazione Provinciale di Nuoro abbia ottemperato all’ordine ingiunto, l’amministrazione comunale provvederà direttamente a porre in essere tutte le azioni ritenute indispensabili per l’eliminazione e la mitigazione del pericolo esistente, con rivalsa, nei modi di legge, a carico dell’Amministrazione Provinciale di Nuoro, e sarà prevista, quale ultima ratio, la denuncia all’autorità giudiziaria dei responsabili dell’inottemperanza ai sensi dell’art. 650 del codice penale”. I due mesi sono scaduti il 29 settembre, “senza che la Provincia ci abbia degnato di una risposta – commenta Cristina Sedda -. Solo sulla stampa hanno dichiarato che i lavori stavano per riprendere. Li abbiamo presi alla lettera, ma ancora non si è mossa una pietra. A questo punto noi procediamo con il mettere in sicurezza e concludere i lavori e contemporaneamente denunceremo la Provincia alle autorità giudiziarie. Non è possibile che con un ente come la Provincia che dovrebbe essere, sulla carta, vicino alle amministrazioni, non riusciamo neppure a comunicare, a questo punto mi chiedo, ma a cosa servono?”.  

Sotto l'ordinanza del sindaco.