OLLOLAI. Il paese ha risposto all’appello di don Filippo. Il saloncino parocchiale era, infatti, pieno ieri sera per riflettere sugli atti vandalici che stanno turbando la comunità: vetri dell’asilo rotti, fotovoltaico nelle strutture pubbliche danneggiato, furti negli ovili e addirittura nelle case. “Questo pomeriggio mi ha chiamato una signora dicendomi di dire che da casa sua hanno rubato il costume da donna e uomo” ha detto in apertura il parroco evidenziando che i furti nelle case sono maggiori di quelli che “conosciamo”. “Stanno succedendo troppe cose che stanno turbando la serenità della comunità. Oramai dobbiamo sprangare le case”. La denuncia di don Filippo “viene dal cuore” come dice lui stesso, “mi sono sentito in dovere di convocarvi con il sindaco perché dobbiamo vigilare sui nostri figli, le famiglie devono svolgere a pieno il proprio compito e la comunità deve essere più solidale”. Il primo cittadino, Marco Columbu, al suo fianco, non è stato da meno. “Purtroppo sta diventando abitudine prendere a calci la cosa pubblica. E stiamo oltrepassando il limite con le ruberie. Come amministrazione ci vediamo costretti a installare telecamere ovunque, ma non penso che questa sia la soluzione che vogliamo”.  E' seguito un dibattito vivace che ha visto gli interventi di diversi presenti. Rafforzare il servizio dei barracelli è secondo molti indispensabile. “Anche se – ha detto il capitano Salvatore Daga – siamo pochi. Il servizio è sempre meno retribuito ed è difficile di questi tempi chiedere il contributo dei giovani perché ci sono anche delle spese da sostenere”. Pure i carabinieri secondo molti, dovrebbero essere più solerti e garantire maggior presenza. “Spesso – ha aggiunto a proposito Marco Columbu che nei giorni scorsi ha parlato con il comandante della stazione - mancando le denunce, loro non sono neppure a conoscenza di ciò che sta accadendo”. “Una bella assemblea – ha commentato a fine dibattito don Filippo – la partecipazione dimostra che il tema è sentito. Forse dovremmo promuoverle più spesso, perché è importante il confronto e la discussione”.