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TETI. Anche il Tg1 per Cortes apertas

a cura della redazione
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TETI. C'erano anche le telecamere del Tg1 questo fine settimana a Teti. L'attrazione è stata il ricco patrimonio archeologico che è stato anche uno degli argomenti centrali della manifestazione.

A Teti, infatti, è stata ritrovata, a partire dal 1800, la più importante serie di bronzetti nuragici, ora esposti al Museo di Cagliari.

In questi ultimi anni si è parlato molto del paese barbaricino in ambito archeologico sopratutto per la navicella fittile, proveniente dai pressi di Abini, sulla cui autenticità si è discusso a lungo. E' stato anche oggetto di interpellanze parlamentari e dell'interesse del ministero per i Beni culturali.

Sabato al Museo Archeologico Comprensoriale di Teti, durante la conferenza organizzata dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici e l'Università di Sassari, sono stati resi noti i risultati dell'analisi di autenticità sulla barchetta fittile.

In questi giorni ne parlerà proprio Raiuno, sia con un servizio nel Tg1 sia all'interno di una rubrica.

Oltre che sull'archeologia, come sempre, Cortes apertas è stata l'occasione per il paese di mettere in mostra tutte le sue eccellenze. A differenza degli altri anni quest'anno si è registrata una flessione negli afflussi turistici.

“Dopo l'alluvione – dice l'assessore Marianna Soddu –  sapevamo che dal punto di vista dei visitatori saremmo stati penalizzati. E lo siamo stati ulteriormente dalle previsioni meteo del fine settimana scorso. Ovviamente, dei prenotati, non è venuto nessuno dalla Gallura e molti hanno disdetto anche dalle altre zone dell'isola. Alla fine la manifestazione non è andata male ma non come le previsioni dei giorni scorsi quando abbiamo avuto molti più prenotazioni degli anni scorsi. Siamo comunque soddisfatti, anche perchè, come abbiamo detto nei giorni scorsi, abbiamo voluto improntare la due giorni all'insegna della solidarietà, facendo confluire tutti gli introiti a favore dei Comuni colpiti dal ciclone Cleopatra”. 

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