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ORANI. Assemblea infuocata per il parco eolico

I tecnici della Gamesa non riescono a concludere le relazioni

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ORANI. Come previsto l’assemblea per il VIA si è confermata vivace e affollata. I tecnici della Gamesa, la società che vuole realizzare il parco eolico, hanno parlato con difficoltà fino a quando non sono stati interrotti definitivamente con il comando dell’incontro passato in mano al pubblico.

Il clima che si respirava martedì, nell’incontro pubblico convocato dall’amministrazione comunale, lasciava presagire che per i tecnici oggi non sarebbe stata una passeggiata. E così è stato.

Se la Gamesa pensava che alle 16 di un giovedì si sarebbero presentati in pochi si sbagliava. Alle 16,30 la grande sala dell’auditorium era stracolma. Tutti attenti e agguerriti.

I tecnici, nelle persone di Francesco Savino e Luca Alemanno per la Gamesa e Stefania Deriso per la società Itaca (si è occupata dello studio dell’impatto ambientale del progetto), dovevano soppesare ogni singola parola e stare attenti anche ai tempi dei verbi: “perché continua a dire che il parco si realizzerà? Per cortesia utilizzi il condizionale” è stato una della tante interruzioni.

 

La tensione è salita con il trascorrere dei minuti. Dopo la breve introduzione di Francesco Savino, (ha presentato la sua società e il progetto a grandi linee), la parola è passata a Stefania Deriso.

 

 

“Abbiamo studiato tutti gli aspetti che potrebbero essere interessati dal progetto (idrogeologico, della vegetazione, archeologici, faunistici, acustici, economici ecc.) sia in fase di costruzione che di esercizio”. E lo hanno fatto per due distinti progetti uno per 9 aereogeneratori e un altro per 21, optando poi per il primo. “Abbiamo preso in considerazione tutti i vincoli e le problematiche – ha sottolineato – non abbiamo tralasciato nulla”. “E’ nostro interesse – hanno ripetuto tutti e tre – evidenziare non solo i punti di forza ma anche i punti di debolezza, i vincoli ecc.”.

Quando la relazione è arrivata alla parte economica le domande e le interruzioni si sono fatte più frequenti, fino a quando la domanda è stata: “ma voi quando guadagnate da questo progetto? Quando rende alla Gamesa il parco eolico?”.

 

Domanda che Luca Alemanno ha cercato di aggirare in tutti i modi senza successo. In quel momento, infatti, hanno perso il controllo dell’assise non riscendo a concludere i lavori. Si è proseguito con diversi, tanti interventi dal pubblico.

 

 

“Il vostro discorso è stato commovente.Ad un certo punto della presentazione – ha ironizzato Domenico Ruiu il noto faunista di Nuoro rivolto ai tre tecnici – stavate quasi per dire che economicamente non vi conveniva realizzarlo”.

“Se non lo avete capito le pale eoliche non le farete. Abbiamo i nostri progetti, stiamo puntando sulle nostre vocazioni e se volessimo energia eolica, l’aereogeneratore ce lo metteremmo noi” ha ribadito una donna dal pubblico.

 

 

L’incontro è continuato in modo confuso. Il momento più concitato si è avuto quando la Deriso ha detto: “stiamo lavorando a questo progetto da un anno, ho visitato tutto il territorio e incontrato tanti pastori. Tutti conoscevano il progetto”. Uno dei proprietari ha perso la pazienza ed è esploso urlando: “ma dove ci hai incontrato. Quando ci siamo mai visti? Dalle foto vedo che sei venuto a 50 metri dal mio ovile e non ti sei presentata”.

Altro motivo di discussione forte è stata la questione degli espropri. La società è stata accusata di voler prendere i terreni di nascosto, appellandosi al decreto di pubblica utilità e dunque espropriando le terre. “Non è vero – ha ribattuto Savino – abbiamo qui delle bozze di contratto. La nostra politica è quella di trovare un accordo dove possibile. Facciamo dei contratti di superficie, il terreno rimane del proprietario che può anche usufruire dei premi comunitari”.

“Non è vero - è stata la risposta – parlate di contratto minacciandoci con la pubblica utilità e gli espropri. E poi perché non vi siete presentati prima? Avete fatto tutto questo lavoro nelle nostre case senza neppure degnarvi di suonare il campanello. Volete cacciarci a calci in culo dai nostri terreni”

Il sindaco Franco Pinna ha ribadito per l’ennesima volta la contrarietà della sua amministrazione, leggendo un comunicato che ha voluto che fosse messo agli atti e annunciando che anche il consiglio comunale si esprimerà al riguardo. “E’ incredibile – ha poi sottolineato – che nel 2014 si vogliano imporre le cose contro la volontà dei cittadini. Non potete bypassare questo malcontento. In 9 anni di sindaco non abbiamo costruito una sola pala eolica e nessun pannello fotovoltaico. E’ stata una scelta, potete immaginare in quanti ci hanno contattato. Vogliamo preservare il nostro territorio, non lo vogliamo svendere a nessuno. Paghiamo già con le miniere, non vogliamo altro”.

Alla fine dell’incontro sono stati presentati per iscritto, da parte del pubblico ai dirigenti della Regione presenti in sala, le proprie osservazioni sul progetto. Altri potranno farlo nei prossimi giorni, inviandole direttamente a Cagliari, oppure portandole al comune di Orani che poi provvederà a trasmetterle in Regione.

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