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A Oniferi Tasi, Irpef e Imu non si pagano

Il sindaco Stefania Piras: "facciamo il possibile per lasciare qualche euro nelle tasche dei cittadini"

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ONIFERI. Buone notizie per gli oniferesi. Il sindaco Stefania Piras ha, infatti, annunciato che a Oniferi non si pagherà la Tasi e l'addizionale comunale Irpef, ed i terreni agricoli saranno esonerati dall’Imu. Senza contare che la bolletta della Tari (la vecchia Tarsu) nonostante da quest’anno sia tutta a carico dei cittadini (fino allo scorso anno il 30 percento era a carico del Comune) sarà meno pesante.

In questi giorni la Giunta comunale è alle prese con il regolamento della IUC, l’imposta unica comunale introdotta nella Legge di Stabilità 2014, che ingloba l’IMU sul possesso di immobili (escluse le prime abitazioni), la tariffa TARI sulla produzione di rifiuti (ex Tarsu e Tares) e quella TASI, che copre i servizi comunali indivisibili (illuminazione, manutenzione strade…). La IUC è dunque una Service Tax composita, che si paga sia rispetto al possesso di un immobile sia alla sua locazione, applicabile tanto ai proprietari quanto agli inquilini.

“Non ce la sentiamo di aumentare le tasse ai contribuenti anche se abbiamo pochissimi margini di decisione – è il presupposto dell’amministrazione spiegato da Stefania Piras -. In tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo abbiamo tagliato tutte le spese inutili, anche se non ne abbiamo, e stiamo cercando di essere i più virtuosi possibili. Facciamo i salti mortali per far risparmiare qualche euro alle famiglie”.

La Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili dei comuni italiani che deve essere pagata da tutti i contribuenti proprietari di prima casa, nonché di seconde abitazioni e capannoni (insomma la vecchia Imu sulle prime case) a Oniferi non si pagherà.

La Tari, la tassa sui rifiuti, la vecchia Tares, invece, “è alleggerita nonostante da quest’anno il costo è tutto a carico dei cittadini. Questo perché, grazie al potenziamento dell’ufficio tributi, abbiamo scovato 60 nuclei familiari che erano evasori totali – dice la prima cittadina, apprezzata dai suoi concittadini anche per la determinazione e chiarezza -. Questo ci consente di spalmare il costo dello smaltimento dei rifiuti, circa 90 mila euro annui, su tutti i contribuenti. 60 su 350 nuclei familiari fa la differenza. In questo caso vale lo slogan: pagare meno, pagare tutti”.   

Ma non basta. “Non pagheremo neppure l’addizionale comunale Irpef, e i terreni agricoli sono esonerati dall’Imu, nonostante il governo quest’anno non abbia previsto deroghe per i terreni collinari ma solo per quelli in zona di montagna”. Inoltre aggiunge “il servizio mensa ha costi irrisori: 35 euro a bambino per 20 buoni. Che valgono annualmente e non mensilmente, in questo modo le famiglie pagano solo quando il figlio usufruisce del servizio”. Ed ancora “gli studenti pendolari vengono rimborsati al 100% sulle spese viaggio”.

Scelte coraggiose quelle dell’amministrazione comunale oniferese conscia del fatto che “questo ci comporterà anche meno trasferimenti. Praticamente decidiamo di non tassare e avere meno trasferimenti dallo stato” conclude Stefania Piras che sarcastica dice: “dal governo centrale sempre più spesso ci impongono leggi senza cognizione di causa. Spesso penso che alcune leggi le approvino senza neppure leggerle”.

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