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FONNI. Vuole diplomarsi ma non glielo permettono: l'odissea di Francesco e della sua famiglia

redazione
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FONNI. Diplomarsi. E’ questo traguardo che lo studente di Fonni, Francesco Gregu, vorrebbe raggiungere. Un obiettivo scontato, dopo aver frequentato con buoni risultati tutti gli anni del liceo socio pedagogico di Fonni. Con la decisione, poco prima del diploma, di ripetere, nonostante l’ammissione all’esame, l’anno scolastico per perfezionare la conoscenza delle materie. 

Una decisione sofferta per il giovane che in questo modo ha visto allontanarsi di un anno il traguardo che gli avrebbe permesso di concludere gli studi. I genitori, che lo supportano in tutte le scelte, presentano quindi regolare domanda di iscrizione per il nuovo anno scolastico. 

Intanto, a Fonni, accade una svolta storica per la scuola. L’istituto comprensivo globale che amministrava l’istruzione per tutte le fasce scolastiche pubbliche del paese (dalla scuola materna al liceo pedagogico che ha frequentato Francesco) viene soppresso, smembrato e affidato alle segreterie di due istituti nuoresi per via del ridimensionamento scolastico attuato dalla Giunta Pigliaru. Cambiano quindi i dirigenti, cambia il preside, cambia anche il modo di gestione delle emergenze. La prima si è avuta all’inizio dell’anno scolastico, quando una classe delle medie ha disertato per diverso tempo l’aula e le lezioni per protesta: erano 28 alunni, costretti a frequentare in una struttura che ne poteva ospitare 26 al massimo, insegnanti compresi. Problema risolto con la formazione di due classi, ma solo dopo una assidua protesta e una ferma presa di posizione da parte di corpo docente, amministrazione comunale e dopo l’intervento in consiglio regionale con un’ interrogazione all’assessore Firino a firma del consigliere regionale Gaetano Ledda.

Questa volta il discorso è diverso: si tratta della negazione del diritto allo studio, e al diploma a Francesco Gregu, ventenne di Fonni. La motivazione del preside di fronte ai genitori è stata che Francesco non poteva più frequentare perché avendo raggiunto la maggiore età, aveva assolto all’obbligo formativo. 

“A settembre, quando già Francesco era pronto per riprendere il suo percorso formativo, esattamente il 10 settembre  siamo stati convocati  - raccontano i genitori - ( l’unica volta nel corso di questa nostra odissea burocratica)  dal Dirigente Scolastico per comunicarci verbalmente e con lettera consegnataci a mano, la  non accoglienza della richiesta di   iscrizione in quanto Francesco essendo nato il 17/10/1995 ha assolto l’obbligo scolastico e formativo.  La lettera non è stata inviata per posta perché sicuramente la Preside ha avuto timore che arrivasse solo dopo l’apertura delle scuole visti i tempi strettissimi”.

Neppure l’intervento dell’ufficio ai servizi sociali con tutta l’amministrazione comunale che ha proposto  e assicurato di farsi carico di ogni onere finanziario relativo alla retribuzione e alla assicurazione, garantendo una assistente che seguisse Francesco durante le ore di lezione, ha sortito l’effetto desiderato.
Perché in tutto questo discorso, abbiamo volutamente omesso di scrivere che Francesco è un ragazzo diversamente abile affetto da una forma di autismo con iperattività e disturbo dell’attenzione di media gravità. E probabilmente è questo il limite che blocca le istituzioni scolastiche dal permettergli di conseguire il diploma. Ma attenzione, non è assolutamente un limite per questo ragazzo. 
E allora, se non un impedimento per Francesco, perché lo è per gli altri? 
E’ ciò che si chiedono i genitori dello studente, Sandro Gregu e Maria Pinna, che hanno scritto al Ministro dell’Istruzione Giannini, chiedendo perché si sia venuta a creare questa situazione. 

“Vorremmo  che la  decisione fosse rivista e modificata dando la possibilità a Francesco di conseguire come suo diritto, dovere e obiettivo da raggiungere, il tanto sospirato diploma, che ribadiamo essere per Francesco, non un semplice documento scritto, ma il coronamento di un vero e proprio sogno”.

A seguire, il testo della lettera di Sandro e Maria al Ministro all'istruzione Giannini

Gentilissimo Ministro

Dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

D.ssa Stefania Giannini

 

e p.c.

Dirigente Scolastico Regionale Cagliari

Assessore Regionale alla P. I. Regione Autonoma della Sardegna

 

 

Gent.ma Ministro,

Sappiamo che tanti sono gli oneri  e le competenze che soprattutto in questo periodo La impegnano ma vorremmo sottoporre alla sua attenzione un caso di discriminazione scolastica.

Prima di scrivere a Lei come genitori di Francesco, abbiamo lungamente conversato soprattutto in forma epistolare  con Il dirigente scolastico della scuola di competenza ma aimè senza raggiungere alcun risultato e ci vediamo quindi costretti a disturbare Lei per raccontarLe  il grande problema che ci affligge.

Innanzitutto ci presentiamo siamo  Sandro Gregu e Maria Pinna, i genitori di Francesco, un ragazzo diversamente abile di diciannove anni affetto da una forma di autismo con iperattività e disturbo dell’attenzione di media gravità, che frequenta la quinta liceo   e vorremmo in maniera molto semplice raccontarLe la sua esperienza  scolastica.

Francesco ha frequentato l’Istituto Socio Pedagogico di Fonni con grande impegno, serietà e costanza  e dobbiamo dire con grande gioia.

 Lui ama la scuola,  ama le materie proposte dal Liceo, non ha mai perso un giorno di scuola, per Francesco non esistono scioperi, problemi legati alla neve, influenze. La cosa  più importante durante il periodo scolastico è andare a scuola, durante il periodo estivo la preparazione per tornare a scuola.

Francesco è a detta anche degli insegnanti che nel corso degli anni lo hanno avuto come allievo, un alunno modello, un  esempio per i suoi compagni normodotati.

Francesco non ha mai ripetuto un anno scolastico anche perché, una bocciatura per lui era inaccettabile, lui non solo lavorava per la sufficienza ma era felice solo se riusciva a ottenere di più.

Francesco non è mai stato un alunno di quelli che, spesso anche fra i ragazzi normodotati,  fanno parte della tappezzeria della scuola, è un alunno partecipe, che anno dopo anno ha acquisito sicurezza, correttezza nel linguaggio, competenza e fiducia in se stesso.

Francesco è arrivato in quinta custodendo nel cassetto il suo più grande sogno, quello di conseguire il diploma di maturità.

Quasi alla fine dell’anno scolastico in sintonia con l’istituzione scolastica e in considerazione dei notevoli progressi dal punto di vista didattico e correttezza di linguaggio , si è deciso ( anche preparando Francesco al fatto che fosse meglio per lui ripetere l’anno per una maggiore conoscenza delle materie scolastiche) di non farlo presentare all’esame.

Questa decisione, molto sofferta per Lui è stata accettata solo perche sapeva che avrebbe avuto la possibilità di conseguire il diploma nel corso del successivo anno scolastico con una maggiore preparazione.

Abbiamo pertanto provveduto alla sua regolare iscrizione per l’anno scolastico 2015/2016.

 A settembre, quando già Francesco era pronto per riprendere il suo percorso formativo, esattamente il 10 settembre  siamo stati convocati ( l’unica volta nel corso di questa nostra odissea burocratica)  dal Dirigente Scolastico per comunicarci verbalmente e con lettera consegnataci a mano,la  non accoglienza della richiesta di   iscrizione in quanto Francesco essendo nato il 17/10/1995 ha assolto l’obbligo scolastico e formativo.  La lettera non è stata inviata per posta perché sicuramente la Preside ha avuto timore che arrivasse solo dopo l’apertura delle scuole visti i tempi strettissimi.

Non vogliamo entrare nel merito della fredda comunicazione scritta del dirigente scolastico secondo cui Francesco avrebbe perso il suo diritto allo studio solo perché, senza alcun riferimento a normative,     ha conseguito il diciottesimo anno di età.

Consapevoli però che per il bene di Francesco ma anche del fatto che il Diritto allo Studio Debba essere garantito a Tutti indistintamente  che siano ragazzi normodotati o come Francesco Diversamente abili, abbiamo provveduto a chiedere che questa decisione venisse sottoposta all’esame del Collegio dei Docenti per poter essere analizzata e rivista.

Ma un’altra fredda e distaccata mail arrivata dopo circa dieci giorni ci comunica che il collegio non è competente e trattare questo argomento.

Ci armiamo di pazienza e prendiamo contatto l’Amministrazione Comunale del paese  dove viviamo ( che è anche la sede dell’istituto che frequenta Francesco)  e ci viene assicurato che L’Amministrazione stessa, facendosi carico di ogni onere finanziario relativo alla retribuzione e alla assicurazione, avrebbe  garantito Una Assistente che seguisse Francesco durante le ore di lezione.

Riscriviamo ancora una volta al Dirigente Scolastico Richiedendo, alla luce di questa novità, che riveda la sua decisione che sempre più ci appare assurda e ingiusta.

I Servizi Sociali del Comune hanno cercato di prendere contatto con il Dirigente più volte telefonicamente ma La Preside era  Impegnata e nonostante abbiano comunicato  al centralinista che si trattava di una argomento molto Urgente e abbiano chiesto  di essere richiamati, Il Dirigente  non richiama neanche il Servizio, cioè l’Istituzione Comunale.

Ancora una volta sempre Via mail il dirigente ci risponde picche.  Francesco Non Può entrare a scuola, Non può ripetere l’anno scolastico.

Tutto l’atteggiamento del dirigente scolastico ci porta a pensare che la sua sia una presa di posizione  iniziale che  non capiamo per quale motivo non possa essere rivista. L’atteggiamento distaccato, impersonale,  sembra evidenziare la paura ad affrontare dei genitori che gentilmente e in maniera molto educata chiedono solo un diritto.

E allora ci chiediamo.   Perchè un ragazzo normodotato Ammesso all’esame e che vari motivi non si presenta allo stesso viene  AUTOMATICAMENTE Respinto e PUO’  ripetere l’anno anche più di una Volta e invece un Ragazzo Disabile Ammesso all’esame e che per vari motivi non si presenta allo stesso NON PUO’ più entrare a scuola? 

Francesco negli esiti pubblicati a  Fine  anno scolastico non risultava Promosso. Risultava  Ammesso all’esame.  Doppia discriminazione, Francesco non ha il diritto NEANCHE di essere Respinto.

Noi, come potrà immaginare, amiamo Francesco più di ogni altra persona al mondo, La sua fragilità. La sua impossibilità a difendersi, a muoversi autonomamente per far valere un suo diritto all’Istruzione ci  stà portando a trascurare persino il lavoro per stare più Vicini a lui e soprattutto per cercare contattando le diverse Istituzioni di risolvere il suo problema e Ribadiamo per Aiutare Francesco a realizzare il suo sogno. Quello di Conseguire il diploma.

Per Francesco chiediamo un diritto non un parcheggio.

E invece un Dirigente scolastico, Secondo noi interpretando la norma in maniera molto personale e comunque in assoluta divergenza da quella che è stata l’ interpretazione del precedente dirigente e dalla Commissione d’esame, sta facendo di tutto per ostacolarlo, o perlomeno non ha cercato in nessun modo di risolverlo.

E non in maniera Professionale come dovrebbe essere richiesto dal  Dirigente di un Istituto Umanistico che alla base di tutto dovrebbe porre la persona, ma in maniera distaccata tramite MAIL.

Sarebbe bastato secondo noi il confronto fra le tre istituzioni, Famiglia, Scuola e Ente Locale per cercare di risolvere quello che è purtroppo diventato un Problema.

E’ questa la Buona Scuola che si augurano questo Ministero e questo governo?

Noi siamo certi che non sia cosi. Le chiediamo pertanto di leggere questo scritto e soprattutto di considerare tutta la situazione che si è venuta a creare, compreso l’atteggiamento del Dirigente.  

Vorremmo  che la  decisione fosse rivista e modificata dando la possibilità a Francesco di conseguire come suo diritto, dovere e obiettivo da raggiungere, il tanto sospirato diploma, che ribadiamo essere per Francesco, non un semplice documento scritto, ma il coronamento di un vero e proprio sogno.

Non chiediamo per Francesco un privilegio, ne vogliamo creare dei precedenti, secondo qualcuna  pericolosi, ci auspichiamo  solo che anche per Francesco ci sia la possibilità, come per tutti gli studenti di arrivare al diploma e assolvere veramente l’obbligo formativo e scolastico , non solo per il compimento del diciottesimo anno di età, ma perche ha raggiunto  quella giusta formazione che  nessuna legge ha il diritto di interrompere.

Il nostro auspicio è che questa dolorosa vicenda, possa servire affinché altri ragazzi che come Francesco desiderano fortemente frequentare la scuola, lo possano fare senza trovare barriere non solo architettoniche,  ma quelle ancor più negative, di tipo legale o normativo.

Ringraziandola per la attenzione che vorrà dedicare a Francesco, porgiamo cordiali saluti.

I Genitori di Francesco

Gregu Sandro

Pinna Maria Gonaria

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