OLZAI. La Giunta comunale protesta con una delibera. Il sindaco Ester Satta scrive all'Ente Foreste che risponde prontamente, raddoppiando le assunzioni dei lavoratori precari in servizio nel cantiere forestale Gulana di Olzai.
Parliamo del programma pluriennale di stabilizzazione di 312 operai in servizio a tempo determinato nell'Ente Foreste, approvato lo scorso mese di ottobre dalla Giunta regionale.
Nell'ambito del cantiere forestale Gulana di Olzai, questo programma prevedeva la stabilizzazione di una sola unità lavorativa. Quasi una beffa per gli olzaesi, ma soprattutto per il Comune del piccolo centro della Barbagia che, nel 2004, aveva concesso duecento ettari di terreni demaniali alla Forestale con l'obiettivo di incrementare l'occupazione locale.
Una decisione che non si poteva condividere silenziosamente, né da parte dell'Amministrazione comunale, né dall'intera popolazione. Pertanto, la Giunta comunale guidata da Ester Satta e con gli assessori Luciana Siotto e Claudia Meloni, aveva deciso di contestare il programma pluriennale e, attraverso una deliberazione del 14 novembre scorso, aveva avanzato una motivata richiesta di assunzione a tempo pieno dei quattro operai forestali residenti nel paese di Olzai.
Con lettera del successivo 16 novembre (LINK), il primo cittadino Ester Satta chiedeva un incontro urgente con i massimi dirigenti dell'Ente Foreste e – dopo aver illustrato tutte le peculiarità dell'agro di Olzai – proponeva «di esaminare ogni possibilità di assunzione a tempo indeterminato di tutte le unità lavorative residenti nel Comune di Olzai e temporaneamente impiegate nel cantiere forestale Gulana, e ogni altro possibile miglioramento delle attività di tutela, di presidio forestale, idraulico e idrogeologico e incremento delle unità lavorative nel medesimo cantiere».
Oltre al personale del cantiere forestale di Olzai, l'istanza del sindaco era stata inviata per conoscenza al presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru e ai suoi due assessori alla difesa dell'ambiente e affari regionali, e anche ai sindacati CGIL, CISL e UIL.
Ma dai rappresentanti politici regionali e dai sindacati non è arrivato alcun segnale di riscontro. Neanche un messaggio di solidarietà per una comunità da troppo tempo afflitta dai dilaganti fenomeni della disoccupazione e spopolamento e che, nel 2012, aveva subito la distruzione di 450 ettari di superficie boschiva a causa di un terribile incendio.
Le motivazioni addotte e le pretese avanzate dall'Amministrazione comunale sono state invece prese nella dovuta considerazione dal direttore generale dell'Ente Foreste Antonio Casula che, in meno di ventiquattro ore, ha contattato il primo cittadino di Olzai.
«Con il dottor Casula – riferisce il sindaco Ester Satta – c'è stato un lungo e cordiale dialogo telefonico, durante il quale ho ribadito con fermezza tutte le richieste contenute nella lettera inviata all'Ente Foreste. Ho evidenziato il malcontento della nostra popolazione, ma soprattutto lo stato di incertezza e di precarietà delle famiglie dei quattro lavoratori semestrali impiegati nel cantiere Gulana, riscontrando una sensibilità non comune e la massima comprensione da parte del dirigente Forestale».
Qualche giorno dopo, esattamente il 26 novembre scorso, è arrivata in municipio la risposta ufficiale alla lettera di Ester Satta, firmata nientemeno che dal professor Giuseppe Pulina, commissario straordinario dell'Ente Foreste della Sardegna.
«Il numero delle unità da stabilizzare nella UGB Gulana è pari a due – scrive il commissario Pulina – che rappresentano il 50% della forza lavoro semestrale nello stesso cantiere a fronte, di una percentuale del 18% su base regionale e del 16% per il servizio territoriale di Nuoro. Ulteriormente si condividono le argomentazioni della S.V. circa i problemi di spopolamento e disoccupazione presenti nelle aree interne della Sardegna, oltre alla sensibilità ambientale dell'intera area geografica di riferimento nella quale insiste il Comune di Olzai».
Ovviamente, la positiva risposta del commissario straordinario dell'Ente Foreste, è stata accolta con soddisfazione dalla Giunta comunale.
«Per il momento, apprezziamo la pronta risposta e l'operato dei dirigenti dell'Ente Foreste – dice il vice sindaco Claudia Meloni –. Ma durante il nostro mandato amministrativo, l'obiettivo è quello di ottenere non solo la stabilizzazione degli altri due operai precari, ma l'ulteriore incremento delle unità lavorative all'interno del cantiere Gulana, oltre a una maggiore tutela da parte della Forestale del nostro territorio comunale, costituito da quasi 7 mila ettari di superficie prevalentemente boschiva, e dove operano alcune imprese agro alimentari di assoluta eccellenza e circa cinquanta aziende zootecniche».
«Abbiamo avviato un proficuo dialogo con l'Ente Foreste – aggiunge l'assessore Luciana Siotto – e sentiamo il dovere di ringraziare il direttore Antonio Casula e il commissario Giuseppe Pulina per aver preso a cuore la situazione del cantiere e del patrimonio boschivo di Olzai. Continueremo a dialogare –attraverso i canali istituzionali, e sempre in maniera diretta e trasparente – non solo con i massimi dirigenti della Forestale, ma con tutte le autorità preposte alla tutela del nostro patrimonio ambientale, con l'obiettivo di dare ulteriori e concrete risposte ai nostri concittadini, soprattutto a quelli più deboli e indifesi, come i lavoratori precari del cantiere Gulana e il nutrito esercito dei disoccupati».
Ora non resta che attendere l'esito della selezione avviata lo scorso 25 novembre dall'Ente Foreste della Sardegna (LINK), per conoscere i due nominativi degli operai olzaesi stagionali da assumere a tempo indeterminato nel cantiere Gulana.