OLLOLAI. Prende il via questo pomeriggio la festa campestre di san Basilio che quest’anno è organizzata dai quarantenni della Leva ‘74.

Alle 18 don Filippo Fancello celebrerà i vespri. Domani alle 10,30 processione verso il monte omonimo del santo festeggiato e messa nella chiesetta. Seguirà l’invito ai presenti (come questo pomeriggio) da parte del comitato dei quarantenni.

Ollolai: Da San Bartolomeo a San Basilio....la festa continua (1986)

a cura di don Pasquale Pedes

Mentre si stanno raccogliendo i frutti e i …cocci della festa di San Bartolomeo, Ollolai guarda verso la montagna: quasi uno smaltire il frastuono dell’assordante ‘festa grande’ per rifugiarsi dove prima i padri si erano rifugiati: san Basilio (31 agosto – 1° settembre): la chiesa, le pietre, le piante, l’acqua…

La zona ha dell’incantevole. Un variare di graniti scolpiti e levigati dal vento e dal gelo, ricamati dal leccio e agrifoglio. Un posto dove l’uomo può solo sollevare gli occhi e ringraziare colui che con il suo sorriso ha inciso il segno della Sua bellezza e della Sua sacralità.

Il cuore della zona è la chiesa. Unico tetto che non disturba ma che da vita alla pietra e colore alla natura. E’ luogo di silenzio, di riflessione dove chi si ferma è invitato a ritrovare se stesso e ritrovando se stesso ad accorgersi di non essere solo…

Luogo di rispetto! Vicino alla chiesa la fontana. Come ogni santuario che si rispetti San Basilio ha la sua sorgente. Salendo si arriva assetati, spenti, impolverati. Si ha bisogno di acqua che lavi, che purifichi, che rinfreschi, che rigeneri: liberi si contempla e si prega…

Il nuovo Comitato, fatto di artigiani e commercianti, vuole proporre un discorso nuovo per San Basilio: una festa che non si consumi tra i pochi, ma che coinvolga tutta Ollolai per la rivalutazione della zona che abbia come centro la chiesa, sos muristenes, la sorgente: salvare quello c’è e riportare la festa al suo antico splendore…

Sotto il documento originale di don Pasquale Pedes