Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Monte Spada - n. 53 Luglio - Agosto 2013

Periodico della Parrocchia S. Giovanni Battista di Fonni Tel. 0784 57008 (Cell. 3283010085) - Email: donpietropuggioni@gmail.com

Condividi su:

DON FALCONI SACERDOTE DA 50 ANNI

ESSERE PRETE

di don Pietro Puggioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prete. Per chi non ha fede è un mestiere; per chi ha fede è una missione.
Stringendoci a don Antonio Falconi, sull’altare della sua Messa giubilare, sentiamo l’onda di tutte le messe celebrate e la gioia di innumerevoli persone incontrate nel dialogo franco e nell’ascolto sereno. A partire dal lontano 7 luglio 1963. Don Antonio, come ogni prete che invecchia, colleziona la gioia di aver aiutato tanti fratelli provati dal dolore e dalla necessità, e insieme la lacerazione di non aver potuto fare niente per tanti altri se non affidarli a Dio. L’obbedienza al Vescovo l’ha guidato nel viaggio “verso l’ignoto” di ogni nuova terra, dove ha diretto i suoi passi sullo stile di Abramo. Così la sua “geografia dell’anima“ ha collezionato il Seminario diocesano come padre spirituale, Dorgali e Bitti come viceparroco, Orotelli (Mussinzua), Posada, Ottana, Oniferi come parroco. Nell’ultima stagione torna a Fonni, al luogo dell’inizio della vita e della fede, alla terra che ha fatto fiorire fin dall’infanzia il germe della vocazione. 
Nei primi giorni ha voluto visitare le stradine di Pupuai, il rione della casa da dove è partito e dove ha sperimentato il primo seminario sotto l’affettuoso magistero di papà Michele e mamma Anna Maria che hanno accompagnato con fede robusta, operosità eccezionale, umile attesa il loro figlio all’altare della Prima Messa. Domenica 7 luglio, alle ore 10, don Antonio sarà pieno del cielo dei genitori, della sorella Grazia, e di tutti coloro che l’hanno amato, aiutato, protetto e della terra dei suo cari e di tutto il suo popolo di Fonni.

 

 

 

 

 


VOLTI E COSE DI CASA NOSTRA

 

 

 

LABORATORIO DI LINGUA SARDA dI Manuela Mereu

Si è concluso nei primi giorni di giugno il Laboratorio didattico di Lingua sarda presso la scuola materna “Don Burrai”. Per il secondo anno consecutivo i bambini dai 3 ai 6 anni hanno avuto modo di sperimentare in maniera ludica e divertente l‟utilizzo della lingua sarda a scuola. La compagna di giochi è stata anche quest‟anno Boboredda Giramundu la simpatica formichina che parla il sardo e che ha entusiasmato la fantasia di tutti i bambini. Ma se lo scorso anno Boboredda è stata la protagonista indiscussa del laboratorio durante il quale raccontava le sue avventure in sardo coinvolgendo i bambini in diverse attività, quest'anno la sua presenza ha fatto da cornice ad una nuova sperimentazione. Infatti la scelta dell'anno appena trascorso è ricaduta sulla sperimentazione di una metodologia nata e sviluppata grazie all'impegno e allo studio di Josep Maria Artigal, docente che ha sperimentato l'insegnamento del catalano in Spagna, estendendo in seguito l'utilizzo della sua metodologia all'insegnamento delle lingue seconde. Si è scelto di lavorare sulla storia “Su palloneddu urrubiu” che è stata poi messa in scena dai bambini della scuola materna a conclusione delle attività didattiche e a cui ha fatto seguito una presentazione da parte della docente dei risultati del progetto con una spiegazione dei concetti base del bilinguismo e la presentazione di alcuni risultati delle più recenti ricerche scientifiche in questo ambito. I genitori degli allievi hanno seguito con vivo interesse e partecipazione attiva questa breve relazione perchè sono venuti a conoscenza di aspetti linguistici e cognitivi probabilmente sconosciuti. Ad esempio che tra i vantaggi linguistici di un bambino bilingue vi sono la consapevolezza precoce dei suoni, di parole e frasi, la maggior capacità di apprendimento delle lingue e anche l'apprendimento precoce delle abilità di lettura nonchè la facilitazione tra una lingua e l'altra. Parlando di vantaggi cognitivi per un bambino bilingue, si devono menzionare invece la maggiore consapevolezza dell'altro e la maggiore sensibilità mentale. Non si possono poi tralasciare i vantaggi sociali che si traducono ad esempio nell'accesso a due culture diverse e nella maggiore tolleranza verso culture altre rispetto alla propria. Oltre a ciò sono stati sfatati alcuni miti che persistono nella credenza popolare, come quello che il bilinguismo causi ritardi nello sviluppo cognitivo del bambino o che provochi confusione tra le lingue o ancora che il bilinguismo sia utile solo se entrambe le lingue sono ad ampia diffusione. I bambini imparano qualsiasi lingua senza sforzo, esattamente come imparano a camminare e il loro cervello è perfettamente in grado di 'gestire' due o più lingue contemporaneamente. Inoltre tutte le lingue, comprese quelle minoritarie come il sardo, possono dare ai bambini i vantaggi del bilinguismo. L'insegnante ha voluto poi porre l'attenzione sul fatto che investire in bilinguismo, da parte delle famiglie (che dovrebbero riappropriarsi della loro lingua a casa) e da parte delle istituzioni (che dovrebbero incentivare l'uso pubblico della lingua di minoranza) non significa soltanto permettere al bambino di avere competenze in due lingue. Significa, piuttosto, dargli la possibilità di essere migliore in molte abilità usate nella vita di tutti i giorni e permettergli un futuro migliore. Alcuni studi indicano, ad esempio, che il bilinguismo possa ritardare il declino cognitivo (sia normale che patologico) nella terza età. Alle famiglie e alle istituzioni è dunque affidato il compito fondamentale di fare in modo che lo straordinario patrimonio linguistico e culturale delle comunità isolane, oltre a mantenersi vivo e attivo, possa essere la carta vincente per le future generazioni di questa terra che continua a regalare ricchezze costantemente ignorate dalla sua gente.



XIII MEMORIAL DON GRAZIANO MUNTONI

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'angolo del buonumore.

TRANQUILLITA’

Un agente della stradale insegue e raggiunge un tizia in vespa:

- Sono cinque minuti che vostra moglie è stata sbalzata dal sellino posteriore.
- Oh, grazie, adesso sono più tranquillo! Era da cinque minuti appunto che mi chiedevo se ero diventato sordo.


FRASI CELEBRI
“E’ stato un colpo di fulmine!” disse l’uomo raccogliendo le polveri dell’amante.
“Tutto il mondo va a rotoli!” esclamò l’inventore della carta igienica.
“Che mi venga un colpo!” disse la pistola scarica.
“E’ l’ultimo grido della moda!” disse strozzando l’indossatrice.
“Rosso di sera, bel tempo si spera!” proferì prima dello scontro al semaforo.


GIOCATTOLI
Una signora entra in un negozio di giocattoli e chiede: “Vorrei un giocattolo per un bambino di cinque anni. Che sia molto semplice, così gioca con suo padre.


TRA SORDI
Nella carrozza di un treno si trovano due sordi.
“Che ora è?” chiede uno.
E l’altro:”Martedì!”
“Grazie, è proprio la stazione dove devo scendere!”


TRAGEDIE
Due vecchi amici si incontrano.
- Come va la vita? Fa il primo.
- Un disastro! Mi sono sposato due volte e ho avuto altrettante tragedie.
- Sarebbe a dire?
- La prima moglie se n’è andata...
- E la seconda?
- E’ rimasta!


PIERINO VIENE BOCCIATO
Il papà:”Qui ci vuole una strigliata!”
Pierino:” Sì, ecco l’indirizzo del maestro!”


DIFFERENZA
Qual è la differenza tra il prete e il politico? Nessuna. Entrambi prendono i voti e cambiano parrocchia.


DUE POLITICI
Due politici entrano in un bar.
Il primo: “ Allora, cosa prendiamo?
E il secondo: “ A chi?”

 


 


SUPPLEMENTO DI
SU PATIU
Iscrizione Reg. G. e P.N.
del Tribunale di Nuoro
del 20 ottobre 2004 n.03/2004

 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook