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Monte Spada - n. 59 febbraio 2014

Periodico della Parrocchia S. Giovanni Battista di Fonni Tel. 0784 57008 (Cell. 3283010085) - Email: donpietropuggioni@gmail.com

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Generare futuro
di don Pietro Puggioni

Oggi è difficile prevedere il futuro dei nostri figli, ancor più generarlo, perchè le generazioni non si fotocopiano, come nel passato. Lo psichiatra V. Andreoli lo spiega con l’attuale società senza padri, in cui l’unico capofamiglia è il denaro, e al comandare di un tempo è subentrano il non meno dannoso lasciar fare. Per questo è necessaria una “visione di futuro” e il convergere di tutte le agenzie educative per creare ambienti idonei all’educazione. Tutti guardiamo con preoccupazione alla tv, al cellulari, a internet. La grande insidia è il dilagare della virtualità contro la realtà, a scapito della relazione diretta tra le varie età della vita. Col falso presupposto dell’amicizia tra padri, madri e figli si abbandonano atteggiamenti tradizionali che pongono delle regole contro lo spontaneismo. Ci deve essere il tempo del discepolo e quello del maestro, e le differenze devono essere rispettate e valorizzate perchè nell’educare non si è mai alla pari, altrimenti ci si persuade che educa-re non è necessario. E’ incredibile l’abilità tecnolo-gica dei ragazzi, persino dei bambini, con i telefonini e i computer, ma ciò non offre alcun aiuto nelle reali esperienze che la vita può riservare. I ragazzi soli davanti alle tecnologie non si sperimentano nella concretezza della realtà. Papa Francesco non si stanca di denunciare la mentalità dello “scarto”. L’età ultima della vita non può essere scartata perchè è quella delle domande essenziali della vita, del passaggio sulla terra, del limite dalla nascita alla morte. Urge così l’educazione interiore che non è fuga dalla realtà, ma apertura alla totalità della salvezza che la fede colloca in Gesù Cristo.

 


VOLTI E COSE DI CASA NOSTRA

RACCOLTA DIFFERENZIATA

RISULTATI E OBIETTIVI di Massimiliano Mereu

Il servizio di raccolta differenziata nel nostro Comune, associato ai Comuni di Oliena e Orgosolo, è partito ormai dieci anni fa.

Nel 2004 si iniziavano a concepire sistemi di raccolta differenziata, ossia si pensava di creare dei circuiti di raccolta separata delle varie frazioni: umido, carta e cartone, vetro, plastica e alluminio, abbandonando gradualmente la raccolta da contenitori stradali.

Nel 2004 siamo partiti differenziando 6 o 7 tipologie di rifiuti raggiungendo basse percentuali di raccolta differenziata e passando con gli anni ad un sistema di raccolta domiciliare, responsabilizzando cosi ogni cittadino.

Oggi a distanza di dieci anni, i cittadini del nostro Comune differenziano il 70% dei rifiuti da loro prodotti, che equivale a sottrarre agli smaltimenti in discarica circa 1100 tonnellate di rifiuti all'anno, separando i rifiuti in una ventina di tipologie!

Queste 1100 tonnellate stanno trovando nuovo utilizzo, nuova vita, preservando in questa maniera risorse naturali e risparmiando energia per produrle.

La raccolta differenziata è diventata un'abitudine e un'esigenza, ma ad oggi restano ancora criticità e spunti di miglioramento.

Non mancano infatti purtroppo ancora abbandoni incontrollati di rifiuti nelle nostre splendide campagne, che oltre a creare danni ambientali, sono allo stesso tempo un danno economico per la collettività che attraverso il Comune paga le operazioni di pulizia e ritiro.

Il nostro paese ha inoltre le potenzialità per aumentare ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata fino all'80%, con un maggiore impegno e collaborazione da parte di tutti.L’attenzione e l’impegno sulla raccolta differenziata devono quindi essere costanti.

Dalle due Parrocchie:
Defunti

 

Giovannanna Garippa ved. Meloni il 3 gennaio a 90 anni
Anna Rita Loi ved. Serusi, il 10 gennaio a 95 anni.
Giovanna Ant. Angheleddu ved. Balloi, il 19 gennaio, a 94 anni.
Michela Mureddu ved. Fiore, il 21 gennaio, a 100 anni.
Battistino Muntone, il 12 gennaio a 78 anni, in Olanda.
Giovanni Zunnui in Pais, il 21 gennaio, a 87 anni.
Grazia Pirellas Coccollone, il 26 gennaio, a 90 anni.
Battista Sedda ved, Cadau, a Porto Torres, a 100 anni.

 


PICCOLI ARTISTI ALLA RIBALTA

Papa Francesco riceve migliaia di lettere e di pacchi ogni settimana. Tutti ottengono risposta
Caro Papa, ti scrivo ...

Ah, papa Francesco! Si comporta da giovanotto, ma i suoi anni li ha. Dovrebbe riguardarsi, stareattento alla salute. Ad esempio quando passeggia;nei giardini vaticani, o sta alla scrivania nel suo appartamentino dì Casa Santa Marta... magari ci sono gli spifferi! E si ammala. Devono essere stati i. pensieri della signora che, a quel punto, ha preso un'importante decisione. Imbracciati i ferri, scelta una lana morbida, tic-toc e tic-tact ha confezionato una delle sue sciarpe fatte a mano e l'ha mandata al Papa.

L'indirizzo non è difficile: «Città del Vaticano». Una sciarpa, come la si può regalare a un figlio o al papà, a un fratello o a uno zio. Un pensiero affettuoso per uno di famiglia. E proprio questo è papa Francesco per migliaia e migliaia di persone di tutti gli angoli del mondo, che ogni settimana gli scrivono e inviano regali: una trentina di sacchi enormi ricolmi di affetto, di lacrime, di incoraggiamenti, perché la vita è fatta di gioia ma anche, purtroppo di dolore. E gioie e dolori si confidano a chi pensiamo che ci possa ascoltare e capire, sorridere con noi o confortarci.

Naturalmente rancesco non può aprire e leggere tutta quella posta. Non gli basterebbe la giornata intera. Ci pensano un sacerdote, una suora e un signore.

Se c'è qualche richiesta di aiuto economico, ed è seria e motivata, allora la girano alla Caritas della città da cui è partita la lettera. E i messaggi più delicati e impor-tatnti finiscono sulla scrivartia del Papa.

Tutti, ma proprio tutti, ricevono una risposta, anche ciascuno scrive nella sua lingua.a. Ma in Vaticano non c'è problema, si parlano tutte le lingue del mondo. E così il Papa diventa... papà, con l'accento sulla «a».Prega per chi chiede una preghiera, consiglia chi gli chiède uri consiglio e, chissà, forse mentre è alla sua scrivania indossa pure la sciarpa fatta a mano. Non si sa mai, con tutti quegli spiffer

 


1786 Atto di rinuncia giurato da Giuseppe Fois Ispigia di Orgosolo, a favore di Michele Serusi di Angela di Fonni

Grati alla dott.ssa Orani, direttrice dell’Archivio dello Stato di Nuoro, pubblichiamo questo documento molto significativo, tradotto dallo spagnolo, per il messaggio di perdono e di dialogo in tempi difficili e dentro una cultura impermeabile a tali valori allora e purtroppo anche nella Barbagia di oggi.

Il giorno sedici del mese di febbraio dell’anno della Natività del Signore mille settecento ottanta sei a Orgosolo.

Nel giorno del Signore, amen. Sia a tutti noto, come Giuseppe Fois Ispigia di questa villa di Orgosolo, ivi domiciliato, conosciuto dal Notaio e dai testimoni sottoscritti, dice che sebbene il tre settembre dell’anno 1783, mediante il Procuratore il Notaio Giuseppe Aru di Fonni, giurò querela criminale contro Michele Serusi di Angela della villa di Fonni, imputando al detto Serusi il furto di ottanta capi di capre di proprietà di detto Fois, con altre masserizie che saranno da vedere nella causa costruita per lo stesso delitto che si verificò nell’ottobre, salvo errore, dell’anno 1782, tuttavia avendo ben maturato, esaminato e premeditato le circostanze del detto furto avvenuto nel vero conoscimento il detto Fois, che il riferito Serusi si trova innocente e incolpabile del medesimo furto, benché quando aveva preso dette capre per date da altre persone, con copertura di essere legittime, con ciò avrà detto Serusi messo a tacere ingannando detto Fois oggi si trova assicurato da quello; e per lo stesso motivo ha risoluto di desistere e rinunciare a detta istanza e querela come con il presente atto espressamente gratis e di sua spontanea volontà, non forzato, indotto né pagato rinuncia, desiste e si allontana dalla menzionata querela o da qualsiasi capitolo che in detta causa si siano proposti dal suo Procuratore contro lo stesso Serusi davanti ai Ministri di Giustizia della villa di Fonni o in qualsiasi altro Tribunale o altro Giudice fino al presente giorno, annullando non solo la detta querela ma tutti i possibili procedimenti e atti che in forza di essa siano stati costruiti fino a oggi chiedendo che tutto sia di nessuna forza o di valore e chiede a qualsiasi giudice competente di detta causa che non si avanzi in questa informazione o proposta dal suddetto Procuratore per questo detto Fois non intende né può avanzare in essa istanza mentre lo ha condonato e perdonato di tutto come innocente in detto delitto, perciò supplica sia condonato e assolto da detti Giudici e il Serusi sia collocato nella primitiva libertà promettendo che il presente atto di disistimento lo terrà sempre fermo e valido e non lo revocherà né farà revocare da se stesso né per interposta persona in nessun tempo e per nessun pretesto motivo, né causa e perciò chiede che con sola dimostrazione del presente atto sia il detto Serusi assolto di tutto e rimesso in libertà; e per lui promette che non chiederà assoluzione dal giuramento di questo atto e nel caso che la chiedesse e ottenesse sia di maggiore validità del presente atto e cose nello stesso contenute secondo come largamente giura in mano dell’infrascritto Notaio; e non lo firma perché dice di non saperlo.

Essendo presenti come testimoni a tutte le dette cose Giovanni Nicola Sio, e Sebastiano Mereu di questa villa di Orgosolo che dichiarano di non saper scrivere, della qual cosa faccio fede. Giuseppe Aru Pubblico Notaio.

In testimonium veritatis Giuseppe Aru Pubblico Notaio

NON ASPETTARE...

Non aspettare un sorriso per essere gentile; non aspettare di essere amato per amare.
Non aspettare di rimanere solo per riconoscere il valore di un amico.
Non aspettare i professori migliori per cominciare a studiare e il più bel lavoro per cominciare a lavorare.
Non aspettare di avere molto per condividere un poco; non aspettare di avere tempo per donarlo agli altri.
Non aspettare di toccare il fondo per chiedere un consiglio.
Non aspettare un insuccesso, un dolore o un importante impegno per recitare una preghiera.
Non aspettare di tagliare i ponti per poterti riconciliare. Non aspettare...

Angolo del buon umore

SCAMBIO DI COPPIA:
Una coppia decide le ferie ai Caraibi, nello stesso hotel della luna di miele di 20 anni prima. Però la moglie non può accompagnare subito il marito: l'avrebbe raggiunto alcuni giorni dopo.

Quando l'uomo arriva, entra nella camera dell'hotel e vede che c'è un computer con l'accesso ad internet. Decide allora di inviare una e-mail a sua moglie, ma sbaglia indirizzo.

La e-mail viene ricevuta da una vedova che stava rientrando dal funerale di suo marito e che decide di vedere i messaggi ricevuti. Suo figlio, entrando in casa poco dopo, vede sua madre svenuta davanti al computer e sul video vede la e-mail che lei stava leggendo: "Cara sposa, sono arrivato. Tutto bene. Probabilmente ti sorprenderai di ricevere mie notizie per e-mail, ma adesso anche qui hanno il computer ed è possibile inviare messaggi alle persone care. Appena arrivato mi sono assicurato che fosse tutto a posto anche per te quando arriverai venerdi prossimo... Ho molto desiderio di rivederti e spero che il tuo viaggio sia tranquillo, come lo è stato il mio.

N.B. Non portare molti vestiti, perchè qui fa un caldo infernale!"
 

STRETTAMENTE CONFIDENZIALE

QUANDO ERO PICCOLO fui rapito. I rapitori mandarono un biglietto ai miei genitori che diceva: "Vogliamo cinquemila dollari o rivedrete vostro figlio".

HO SCOPERTO che c'è solo un modo per sembrare magro, frequentare persone grasse.

AVEVO UN CANE STUPIDO.

Per due anni gli ho insegnato a stare seduto e si è dimenticato come si stava in piedi.

IL MIO CANE è veramente pigro! Non corre dietro alle macchine come gli altri cani. Se ne rimane sul marciapiede e prende i numeri di targa.

DAL MEDICO

”Apra la bocca, signora."
"Oh! Grazie, grazie tante, dottore." - "Perché grazie, signora?"
"Perché tutti mi dicono di tenerla chiu-sa."

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