I DUE SORRISI DI FRANCESCO E SALVATORE
di don Pietro Puggioni
Perchè ho scelto di “rapire“ questa foto di mercoledì 7 maggio all’intimità commossa di una famiglia per offrirla a tutte quelle di Fonni?
Due sorrisi, due intensi sguardi, fioriti per Salvatore nell’amore di una famiglia, e per Francesco in quello della Chiesa.
Quella mano del Papa sulla spalla di Salvatore è offerta a tutti noi che abbiamo bisogno di sicurezza nella fatica della vita quotidiana, nei dubbi della fede di fronte alle prove della vita, nel turbamento derivato dai re-centi episodi che hanno portato Fonni sulle pagine amare della cronaca.
Salvatore ha portato al cuore di Francesco il mistero della fragilità e della orfananza, la luce della innocenza. E il Papa ha donato a lui e a tutti noi non la formula per capire il dolore ma la certezza dello sguardo di Dio Padre. Salvatore è tornato da Roma con la missione di confermare in tutti noi la simpatia per Papa Francesco e invitarci a entrare nella sua rivoluzionaria avventura di fede e di amore, che può rinnovare il mondo d’oggi.
Fonni è passata attraverso la commozione (e anche il consumismo) della festa delle Prime Comunioni ed entra nell’intenso mese di giugno: Cresime, feste della Madonna dei Martiri, del Corpus Domini, di San Giovanni.
Riscopriamo la semplicità disarmante di Salvatore e lasciamoci segnare dalla mano e dal sorriso di Francesco.
Domenica 13 maggio la comunità ha vissuto un momento intenso di fede e di preghiera attorno ai 24 neocomunicandi che possiamo ammirare grazie alla gentilezza di Foto Film Pirisi.
Alessia Cadau, Eleonora Cianciotto, Grazia Coni, Elisabetta Demelas, Aurora Di Napoli, Andrea Etzo, Simona Etzo, Federico Falconi, Salvatore Falconi, Stefano Garippa, Marco Loddo, Marta Loddo, Giada Maloccu, Ileana Masuri, Giorgio Mattu, Matteo Mulas, Benedetta Mureddu, Luca Murrocu, Salvatore Nonne, Marta Russo, Giuseppe Serusi, Ileana Serusi, Mattia Tolu, Marika Urrai.
VOLTI E COSE DI CASA NOSTRA
FONNI DOPO UN ANNO CRITICO
IL CORAGGIO DI RIPARTIRE
di Peppino Mulas
Stenta a rimarginarsi la ferita dopo la retrocessione, il Fonni vive ancora l'incubo del finale di stagione che ha consegnato ai tifosi un boccone amaro da digerire e alla società un insuccesso dal quale riscattarsi al più presto.
Nonostante abbia mietuto parecchi successi, non è riuscito ad evitare l'ultimo posto per un solo punto, perché le dirette concorrenti non hanno perso un colpo.
Ma piangersi addosso non serve a niente, occorre rimboccarsi le maniche e ripartire, una storia iniziata 42 anni fa non può fermarsi al primo ostacolo.
La Polisportiva Formi ha vissuto momenti esaltanti, partendo dalla Terza categoria, raggiungendo la Promozione, sfiorando anche il salto in Eccellenza, vincendo la Coppa Italia di Promozione, oltre a vari successi nel settore giovanile. Non solo perle; ci sono stati altri momenti brutti, dalla Promozione si è scesi anche un' altra volta, con una pronta risalita.
La vera forza di una società si vede nei momenti critici, quando tutto fila liscio si è tutti fenomeni, dirigenti e giocatori ecc.
Alla prima riunione aperta a tutti, soci, simpatizzanti e chiunque voglia del bene alla Polisportiva, nel tentativo di coinvolgere forze ad entrare nel nuovo direttivo, in quanto sono in scadenza tutte le cariche compresa quella del presidente Salvatore Busia,si sono presentati i soliti aficionados.
A breve ci sarà un'ulteriore riunione e tutta la dirigenza invita il paese intero a collaborare per la sopravvivenza di una realtà così importante, fondamentale per la crescita e l'educazione dei ragazzi.
L'invito che viene dai tifosi, rivolto a tutti, è di remare nella stessa direzione lasciando da parte i personalismi, per il bene comune.
Solo così sarà possibile ritrovare la condizione per rilanciare una società dalla grande tradizione che da quattro decenni è nel cuore di tutti gli appassionati sardi di calcio.
Una delle immagini della Festa di Santa Maria dei Martiri che ha inaugurato il “Giugno Fonnese”, una delle manfestazioni più belle di religiosità popolare della diocesi.
Nella foto vediamo il gruppo dei Cavalieri de “S’Istangiartu” che apre tradizionalmente le tre grandi processioni. Stanchi ma felici, nel chiostro del convento, alla fine della processione, mentre si accingono a brindare con tutta la popolazione chiamata dalla generosità dei Priori.
Quest’anno anche il tempo ha favorito il sereno svolgimento della festa e la presenza eccezionale di popolo e di forestieri. Anche la novena ha contribuito a rinnnovare la devozione alla Vergine, offrendo col Predicatore Don Giovannino Puggioni validi spunti di riflessione per un rinnovamento spirituale.
LE CRESIME E CENTO PERCHE’
Domenica 15 giugno il Vescovo mons. Mosè Marcia sarà tra noi per il conferimento del sacramento della Cresima. A maggio è stata celebrata nelle due parrocchie la festa della Prima Comunione.
Sarebbe interessante pubblicare il bilancio delle spese che le due ricorrenze comportano, pur lamentandoci tutti della crisi che toglie fiato alle nostre famiglie. Interessante anche inventariare tutti i regali dell’oggi dei festeggiati e confrontarli, magari per curiosità, con quelli di ieri dei genitori.
Così alle tasse varie (Imu, Tasi, Irpef ecc.) si aggiungono altre tasse (Prime Comunioni, Cresime, Battesimi, Matrimoni). La fede si associa alla Agenzia delle tasse.
Non sarebbe fuori luogo tentare un bilancio dell’incidenza spirituale nell’immediato futuro dei piccoli protagonisti e delle loro famiglie. Una riflessione su certa ipocrisia religiosa va fatta non tanto dai piccoli quanto dalle loro famiglie, specie dai genitori.
Predica inutile? vogli sperre di no.
SA DIE DE VRORES
Fino agli anni quaranta del secolo scorso, la notte tra il 23 e il 24 giugno, vigilia di San Giovanni Battista, era caratterizzata da riti particolari.
Il primo era il pellegrinaggio alla fontana di Gutirillai, con bottiglia o brocca, iniziava per alcuni dopo la mezzanotte al termine della gara poetica (numero centrale delle manifestazioni civili), per altri rigorosamente prima dell’alba. Per rafforzare la “potenza” di tale acqua occorreva fare tre giri attorno alla chiesa prima di portarla a casa dove veniva conservata tutto l’anno. Essa conservava una straordinaria purezza senza registrare alcun fondo.
Il valore medicinale era sfruttato soprattutto per il mal di denti
Altro rito era la raccolta di erbe medicinali: S’ardu de isprone (cardo), Cuccui (fiore di sambuco), Mrama (malva), Pistiori (ortica).
S’ardu de isprone si raccoglieva per preservare la carne dalla mussa sin-niadora (mosca carnaia), Su cuccui, il fiore di sambucs si raccoglieva per l’infu-so contro l’infiammaione degli occhi. “Mai Deus voggiada i manchede su cuccui in familia, - dicevano le donne fonnesi - si nono, in isverru, omente uramos sos orcos ciddiosos?” Mrama , l’infuso di foglie di malva, veniva usato contro l’ali-to cattivo e come rinfrescante dell’intestino.
Infine per implorare la benedizione sui campi, rigorosamente prima dell’alba della festa, ci si recava negli orti e si zappavano alcuni punti.
Importante tramandare e completare questi ricordi del passato.
Angolo del buon umore
ANTICHI MESTIERI
Un medico, un architetto e un politico discutono su quale sia il mestiere più antico.
“Non c’è dubbio che è il mio - dice il medico - Nella Bibbia sta scritto che il Signore tolse una costola da Adamo per fare Eva, dunque gli ha fatto un’operazione chirugica”.
“Ma no, prima della creazione dell’uomo c’era un caos enorme e quindi c’è voluto un architetto per mettere tutto in ordine”,
E il politico: “E voi chi pensato che abbia creato il caos?
ANNIVERSARIO
“Cara, oggi è il nostro anniversario di matrimonio. Che ne dici se ammazziamo il pollo?.
“Perchè? Che colpa ne ha lui?”
FIGLIO SPRINT
Un papà telefona disperato al dottore: “Mio figlio ha bevuto un litro di benzina. Che cosa può fare?
“Anche 15 chilometri se non corre troppo”.
UBRIACHI
Due ubriachi in macchina. Uno dice all’altro: “Senti, guida tu, perchè io non vedo la strada. “Dai a me - ribatte l’altro - perchè ne vedo due”.
***
“Papà, come si fa a sapere quando uno è ubriaco?”
“Vedi - dice il papà - qui ci sono due sedie; quando uno è ubriaco ne vede quattro”.
“Ma papà - dice il bambino - qui ce n’è soltanto una”.
CARABINIERI IN AUTO
“Appuntato, guardi se la freccia funziona”:
“Adesso sì, adesso no, adesso sì, adesso no..."
PIERINO
Pierino alla mamma che sta cambiando il pannolino alla sorellina: Mamma, mamma, ma perchè non le dai il latte in polevere?
La mamma: “Perchè?”
Pierino: “Così dovresti solo spolverarla!”
PERCHE’
Perchè Antonio Cassano ha i buchi in faccia?
Perchè sta imparando a mangiare con la forchetta.
IL COMPLIMENTO
Un fraticello fa un complimento a una ragazza: “Siete davvero bella!”
Questa, cercando di essere spiritosa, gli risponde: “Peccato che non posso dire altrettanto di lei!”
Al che il frate: “Fate come me: dite una bugia!”