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L'unione sarda. L'Isola dei pensionati e cassintegrati È record di domande (103.864)

Mobilità, disoccupazione, cig, malattia e quiescenza: +5% di spesa

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La Sardegna è terra di pensionati e cassintegrati. La previdenza e gli ammortizzatori sociali (cig e indennità di disoccupazione) ormai sono tra le maggiori fonti di reddito delle famiglie in balia della crisi. Il quadro, drammatico, è stato certificato dal bilancio sociale 2011 dell'Inps, presentato ieri a Cagliari.
I NUMERI Nel 2011 sono state 103.864 le domande per i principali trattamenti di disoccupazione, con un balzo dell'1,24 per cento. Ma anche la cig (cassa integrazione) è salita: in forte aumento quella straordinaria, addirittura del 61 per cento con oltre sei milioni di ore autorizzate. Mentre per quella ordinaria si assiste a un decremento del 20,8 per cento tra il 2011 e il 2010 pari a un totale di 1,8 milioni. Una cavalcata, invece, quella della cig in deroga: nel 2010 c'era stata una fiammata con un aumento del 135 per cento. Nel 2011 c'è un rallentamento, ma il dato è sempre in crescita: +75,4 per cento. In generale tra mobilità, disoccupazione, cig, assegni familiari, malattia, maternità e pensioni, la spesa dell'ente è passata da 4,27 a 4,48 miliardi (+5 per cento).
LA CIG Per la cassa integrazione sono state autorizzate complessivamente oltre 20 milioni di ore nel 2011, con un rapporto tra operai e impiegati di quattro a uno. Quest'anno la situazione peggiorerà, visto che a novembre si contano già 22 milioni di ore. In testa c'è la vecchia provincia di Cagliari, appesantita dalla situazione del Sulcis, con oltre 12 milioni di ore autorizzate, oltre il triplo della provincia di Sassari e il quadruplo di Nuoro. Oristano si ferma a circa un milione di ore.
IL COMMENTO «La fotografia è allarmante», commenta Gianni Basciu, presidente del Comitato regionale dell'Inps. «La recessione colpisce in egual modo piccole e grandi aziende, soprattutto nell'industria. Non è un caso che la cassa integrazione in deroga, che arriva quando finisce quella ordinaria, sia la forma di sostegno al reddito più in crescita».
LE PENSIONI Nel 2011 ne risultano complessivamente in pagamento 470.941 con un lieve aumento che si attesta attorno allo 0,1 per cento rispetto a quelle erogate nel 2010. Le pensioni di vecchiaia, l'anno scorso, hanno registrato un incremento del 3,3 per cento mentre c'è stata una flessione per quelle di invalidità pari al 6,4 per cento. Totale spese: 3.533 milioni nel 2011 con 187 milioni in più (5,6 per cento) rispetto all'anno precedente. L'importo medio degli assegni previdenziali risulta tra i più bassi d'Italia: 670 euro mensili. Le pensioni più alte vengono pagate nella provincia di Carbonia-Iglesias con 793 euro (ci sono molti minatori in pensione), mentre la somma più bassa viene erogata nella provincia di Oristano con 581 euro. Subito dopo viene Nuoro (590 euro), mentre sia Sassari (677 euro) che Cagliari (729 euro) registrano trattamenti superiori alla media dell'Isola.
IL LAVORO NERO Nel bilancio è stata evidenziata anche la lotta al lavoro irregolare e all'evasione. Sono stati 485 i casi tra aziende in nero e autonomi non iscritti. Molti episodi anche del cosiddetto lavoro “grigio”, formalmente a posto, ma con elementi di irregolarità come le ore di lavoro supplementari e i “fuori busta”. La percentuale è alta: 90 per cento di irregolarità su un totale di 2.154 accertamenti.
Lanfranco Olivieri

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