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L'unione sarda. Il prete e la casa del popolo

Don Albino Sanna: «Apro le porte a tutta la comunità»

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Dal nostro inviato
Piera Serusi
GAVOI Le foto di famiglia sono incorniciate e appese alle pareti dell'ingresso, delle scale e del piano di sopra. Giuseppe Sanna e Agnese Mereu, i genitori del padrone di casa, sorridono dentro un ritratto della giovinezza. E poi gli scatti di gruppo, in posa familiari e vicini; volti e ricordi di mezzo paese.
LA MISSIONE Don Albino Sanna vive in una casa sempre aperta. Una casa del popolo la si potrebbe propriamente chiamare visto che qui - al civico 16 di via Umberto, rione “Sa 'ontra” - si tengono riunioni di associazioni, lezioni di musica per i ragazzi, laboratori d'arte per bambini e pomeriggi di studio nella biblioteca al primo piano. Settantatré anni, segretario internazionale della Confederazione Unione apostolica del clero, sacerdote da sempre impegnato nella pastorale giovanile - è stato, tra l'altro, rettore del seminario di Nuoro, direttore del Centro regionale Vocazioni; docente dei formatori dell'associazione nazionale scout - don Albino è tornato nel suo paese natale. «Ho voluto aprire la mia casa di famiglia alla comunità e dare modo alle associazioni e ai ragazzi - spiega il sacerdote - di avere uno spazio in più a disposizione». “Ingresso libero” c'è scritto in una targa davanti all'abitazione. Don Albino vive in un paio di stanze ricavate al secondo piano, ma per il resto la sua casa - dove il portone rimane sempre aperto - può essere visitata da chiunque, anche solo per ammirare dalla piccola terrazza i monti di Fonni e il lago. Sul tavolino all'ingresso il registro delle firme dove gli ospiti lasciano un pensiero.
CORSI DI CERAMICA Venerdì e sabato prossimi, nella stanza al piano terra ci sarà un laboratorio di ceramica organizzato dagli insegnanti delle Medie e delle Elementari. Al piano di sopra, ogni pomeriggio i tavoli della biblioteca vengono occupati dagli scolari che arrivano per studiare e seguire le lezioni di matematica e grammatica. Negli scaffali ci sono tremila volumi - enciclopedie per ragazzi e collane di letteratura - che possono anche essere presi in prestito. Ai quattro angoli della sala, scatole di cartone chiuse col nastro adesivo e gigantesce buste di plastica piene di volumi. «Sono i libri che mi vengono donati o che, per meglio dire, vengono regalati a questa casa da tante persone che vogliono darci una mano».
CONFESSIONI SU FACEBOOK È il prete dei ragazzi, don Albino Sanna. Tutta la sua vita di pastore d'anime è stata, ed è, dedicata ai bambini e in particolare agli adolescenti (e proprio alle pecorelle più giovani sono rivolti i suoi libri, da “In Confidenza” a “Conosci te stessa”, fino all'ultimo “Ragazza madre-Appunti di viaggio in un paese povero”). «Hanno bisogno di essere ascoltati. Con loro occorre pazienza e attesa». I suoi ragazzi don Albino li incontra anche in Rete, mica solo in parrocchia. Negli anni passati ha cominciato a dialogare con loro via mail; oggi sul suo Facebook conta 600 amici. «Internet può essere un luogo d'incontro, confronto e dialogo molto positivo», sottolinea il sacerdote.
IL CANTIERE Il prossimo anno verranno avviati i lavori di costruzione del centro giovanile che don Albino donerà alla parrocchia. La struttura sorgerà a fianco all'abitazione di famiglia, dove c'era la casa dei vicini, un vecchio edificio che don Albino ha acquistato con l'idea, appunto, di farne uno spazio per i ragazzi e le associazioni di Gavoi. Adesso è un cantiere. «Entro dicembre spero venga approvato il progetto: i lavori dovrebbero cominciare la prossima primavera. La mia casa di famiglia - spiega - tornerà un giorno ai miei fratelli. Quest'altra struttura, invece, sarà destinata alla comunità. Ai nostri ragazzi».

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