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L'unione sarda. L'Ue: Sardegna a rischio-fondi

Cherchi: «Pagheremo le aziende e spenderemo tutto»

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È ufficiale. La Sardegna rischia di vedersi sottratti i fondi europei ancora a disposizione per lo sviluppo rurale, a meno che non li spenda entro il 31 dicembre di quest'anno. La Commissione europea ha infatti effettuato un aggiornamento sull'andamento dei fondi strutturali 2007-2013, da cui emergono ancora “ritardi nell'attuazione della spesa in otto Regioni italiane”. L'Isola è quindi ufficialmente tra i “sorvegliati speciali”, ma da Bruxelles arriva un messaggio di cauto ottimismo.
Le regioni sulle quali potrebbe cadere la tegola del disimpegno sono Calabria, Sicilia e Campania, mentre la Sardegna, secondo fonti comunitarie, sarebbe meno a rischio perché «quest'anno ha speso più dello scorso anno». Un “assist” all'assessore all'Agricoltura Oscar Cherchi che rivendicando quanto già fatto - «lo scorso anno ci davano come regione a rischio ma abbiamo speso 9 milioni in più» - si dice certo che i soldi non verranno persi.
Intanto, il ritardo è stato certificato nella valutazione che la Commissione fa sull'avanzamento del programma (dati relativi ai due primi trimestri dell'anno).
I 50 MILIONI A RISCHIO La Sardegna sarebbe interessata per una cifra che oscilla attorno ai 50 milioni di euro (complessivamente, tenendo conto delle otto regioni sotto il faro di Bruxelles, si tratta di 426 milioni di euro). A monte dei ritardi sui fondi Ue per lo sviluppo rurale ci sono le norme europee e in particolare la regola del “N+2”: impone che gli impegni di spesa presi dalla Regione nei confronti delle imprese debbano essere soddisfatti entro due anni.
LE CONSEGUENZE Un ritardo che rischia di condizionare in termini negativi anche il prossimo periodo di programmazione (2014-2020), come ha sottolineato la stessa Coldiretti, denunciando il rischio che correva l'Isola e chiedendo all'assessore Cherchi l'istituzione di un tavolo di crisi che in stretta connessione con Agea individuasse i nodi critici che rallentano l'erogazione dei premi comunitari. Richieste recepite, assicura Cherchi. La Regione con Agea già la scorsa settimana ha partecipato a Roma a un incontro per fare il punto della situazione e oggi, sempre con lo stesso fine, «ci sarà una nuova riunione in assessorato».
L'ASSESSORE: CE LA FAREMO L'obiettivo, continua Cherchi, «è di “chiudere in pareggio” ma non ho motivi per dubitarne: siamo in ritardo nel pagamento ma quando salderemo (entro novembre) saliremo nella classifica». Lì sta l'altro nodo della questione: i pagamenti alle aziende agricole per le quali, in tempi di crisi, i fondi europei sono l'ultima ancora di salvezza.
Emanuela Zoncu

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