CAGLIARI Definite le liste praticamente alla vigilia di Natale, le distinte campagna elettorale di Pd e Sel per le primarie di domenica 30 dicembre entrano oggi nel vivo. Questa mattina i comitati che curano l’organizzazione per i due partiti si incontrano a Cagliari per definire i dettagli di questa iniziativa: si voterà negli stessi seggi delle primarie unitarie del centrosinistra del 25 novembre ma questa volta ci saranno schede separate e gli elettori dovranno scegliere tra Pd e Sel: devono essere scelti i candidati alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio per il rinnovo del Parlamento nazionale. Ieri il segretario regionale del Pd, Silvio Lai, che non partecipa alle primarie ma dovrebbe comunque essere il capolista alla Camera direttamente indicato da Pierluigi Bersani, ha posto l’accento su un’altra novità inserita dal Pd nel sistema politico italiano: la doppia preferenza di genere. Gli elettori democratici, in sostanza, possono votare sia un uomo sia una donna. E’ un modo che favorire un buon risultato alla componente femmonile. Il Pd punta a candidare almeno il 40 per cento di donne nei primi posti della lista, i posti che garantiscono l’elezione in caso di vittoria del partito. Sempre nel Pd non si spegne la polemica sul regolamento. Ponendo l’accento sul ritiro di Giulio Calvisi («è stato un ottimo deputato, è un danno la sua mancata ricandidatura»), il senatore Giampiero Scanu ha detto che è stato un errore «non fare primarie aperte». Insomma, troppe restrizioni, come avevano segnalato anche il consigliere regionale Gian Valerio Sanna, che non ha avuto la deroga. Intanto Sel (alle primarie partecipano sia il segretario Michele Piras sia il capogruppo Luciano Uras) ha creato un sito web: www.sinistraecologialiberta.it/primarie. Infine il movimento La Base, guidato da Efisio Arbau, ha annunciato che si presenterà al Senato e che farà le primarie in tutta l’isola dal 2 al 10 gennaio.