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L'unione sarda. La Base in campo, primarie per scegliere i candidati al Senato

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La Base debutta alle elezioni politiche con la presentazione di una propria lista e l'ambizione di eleggere «veri rappresentanti della Sardegna». Lo annuncia Efisio Arbau, fondatore e coordinare regionale del movimento. «I nostri candidati saranno selezionati attraverso le primarie a cui potranno partecipare tutti i cittadini che sottoscrivono il progetto politico», spiega. Le primarie sono già in calendario nelle otto province sarde, dal 2 al 10 gennaio, per la selezione di un rappresentante per territorio. «Il nono e ultimo nome sarà prerogativa assoluta del coordinatore», annuncia lo stesso Arbau per sé. «Il candidato eletto tratterrà per sé tremila euro degli emolumenti, al netto dei costi necessari e rendicontati per il soggiorno a Roma. Le restanti somme saranno utilizzate per avviare iniziative a sostegno del diritto allo studio universitario». Arbau fa anche un altro annuncio: «La Base rinuncerà al finanziamento pubblico concesso ai gruppi politici». La presentazione della lista è in programma a Fonni, il 13 gennaio, con una festa dal titolo “Politica all'altezza”.
PARTITO DEMOCRATICO Il Pd si prepara alle primarie di domenica: si vota durante tutta la giornata nella palestra Coni. Sei i candidati: Giuseppe Luigi Cucca, Luisa Puggioni, Clara Michelangeli, Franco Salis, Maura Ganga. E il super attivo Diego Bagiella che alla vigilia bacchetta “l'apparato” e il giorno di Natale fa un salto a Pratosardo con i comitati Renzi.
A PRATOSARDO «Abbiamo fatto una lunga passeggiata tra i capannoni chiusi - dice Bagiella - chiedendoci se quella triste sensazione emanata da un luogo di produzione e lavoro deserto altro non era se non un messaggio anticipatore di qualcosa che potrebbe avvenire. Pratosardo è l'emblema di quanto la politica si sia disinteressata di questa città, di questa zona. Di quanto così poco abbia capito delle necessità e delle aspirazioni dei cittadini. Pratosardo è un'incompiuta totale, per infrastrutturazione e programmazione. Non è un distretto industriale. Né è un distretto artigianale. Neanche un distretto agroalimentare. Pratosardo è il prodotto della politica casuale, a vanvera, parolaia degli ultimi trent'anni. Sindaci, consiglieri regio

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