La parità di genere è quasi garantita del tutto, segno che alle primarie del Pd è stato fatto un grosso passo avanti. Almeno a livello numerico: sono 23 le donne su 48 candidati, con due deputate uscenti, alcune militanti della prima ora e qualche giovane. Per dire che si tratta di una consultazione chiusa (a cui si può partecipare solo raccogliendo le firme tra i tesserati, e che per questo ha lasciato fuori dalla contesa una grossa rappresentanza della società civile spesso invocata anche dai Democratici) non è risultato di poco conto. Bisognerà vedere quante di queste 23 riusciranno a guadagnarsi un posto nelle liste “vere” per Camera e Senato e quante riusciranno ad avere una posizione utile per l'elezione. In via Emilia, confidando nella vittoria finale di Bersani, sperano di eleggere almeno quattro donne in Parlamento. Sarà così? (lo. pi.)