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L'unione sarda. Tre posti sicuri per il capoluogo, due a Sassari

Ma col nodo dei capilista

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Com'era quella frase che attribuiscono al presidente juventino Boniperti? «Vincere è l'unica cosa che conta»: già, forse pensava alle primarie “parlamentari” del Pd sardo. Domenica 30 dicembre arrivare secondi non conterà niente, o quasi (dipende dai collegi: a Cagliari e Sassari va un po' meglio). Tra Camera e Senato sono in palio 25 posti in lista, in teoria lo spazio non manca, ma la corsa è per le primissime posizioni.
PRONOSTICI Colpa della legge elettorale: senza le preferenze è decisivo l'ordine di apparizione in lista. Chi fallirà l'aggancio alla vetta della classifica dovrà di fatto rinunciare al seggio. Il Pd spera di eleggere otto deputati e quattro senatori, ma il voto di domenica non farà distinzioni tra i due rami del Parlamento. Sulla scheda si potranno indicare due nomi (un uomo e una donna) o anche solo uno, poi la direzione regionale smisterà i più votati tra Camera e Senato.
Non c'è un collegio unico regionale, ma otto come le Province: come si determina allora l'ordine nelle liste? In questi giorni circola uno schema, non ufficiale: il primo posto spetta al collegio di Cagliari, il secondo a Sassari, il terzo a Nuoro. Al quarto posto di nuovo Cagliari, quinto Oristano e di seguito Gallura, Sulcis, Medio Campidano. Sassari ricompare alla nona piazza e alla dodicesima: decima e undicesima sono di Cagliari. Solo alla casella 13 c'è l'Ogliastra, davanti a Nuoro e ancora Cagliari e Sassari. Il resto conta assai poco.
LE REGOLE Perciò al più votato (o votata) di Cagliari andrà il posto migliore: non quello dei capilista, perché li indicherà Pier Luigi Bersani (il numero uno per Montecitorio dovrebbe essere Silvio Lai), ma quello successivo. Non si sa se il diretto interessato potrà scegliere tra Camera e Senato. Dopo il campione cagliaritano, la scelta toccherà al più votato di Sassari. Poi al vincitore di Nuoro. Dopodiché, visto che il quarto posto è di Cagliari, si passa al secondo più votato nel capoluogo. Ma l'alternanza uomo-donna può consentire qualche sorpasso.
Se i candidati indicati da Bersani saranno solo due, l'ultimo posto buono (salvo sorprese, in positivo o in negativo per il partito) sarà il decimo, cioè il terzo che spetta a Cagliari: che avrebbe quindi tre eletti, contro i due di Sassari e uno per ciascun altro collegio, Ogliastra esclusa. Se invece gli inserimenti dall'alto fossero tre, il taglio arriverà dopo il nono. Sempre che non spunti un capolista indicato in più collegi, magari lo stesso Bersani: optando per il seggio in un'altra regione restituirebbe spazi ai sardi.
I VENDOLIANI Sel va alle primarie nello stesso giorno ma con soli nove candidati, divisi per genere: quattro alla Camera (Michele Piras, Andrea Dettori, Silvia Doneddu e Katia Marcias) e cinque al Senato (Luciano Uras, Lilli Pruna, Rita Pau, Angelo Cossu e Ubaldo Atzori).
Giuseppe Meloni

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