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La nuova sardegna. Chi vince nell’isola avrà 15 seggi su 25

Il centrosinistra parte favorito, Monti può sorpassare Berlusconi e Grillo, il Pdl sardo rischia di perdere 10 parlamentari

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di Filippo Peretti

CAGLIARI Ecco la prima ufficiosa proiezione elettorale dopo il “taglio” del numero dei parlamentari sardi, che nella prossima legislatura scenderanno da 27 a 25: secondo l’attuale media dei sondaggi 15 seggi andranno alla coalizione vincente, 10 alle minoranze; rispetto al voto del 2008 il Pd – ora favorito – passerebbe da 10 a 12 tra deputati e senatori, il Pdl rischia invece di perderne una decina, i centristi di Mario Monti puntano a una quota che oscilla tra i 3 (come Beppe Grillo) e i 5 seggi. La riduzione del numero dei parlamentari è avvenuta sulla base del censimento Istat del 2011. A Palazzo Madama la ripartizione dei resti avviene su base regionale per cui è certo che saranno 8 (e non più 9) i senatori eletti nell’isola. A Montecitorio, invece, la ripartizione degli eventuale resti avviene nel collegio unico nazionale, molto quindi dipenderà dal numero dei votanti, ma la Sardegna ha un resto molto basso per cui viene già esclusa dall’eventuale recupero di un seggio: i posti alla Camera per i deputati sardi ora sono 17 e solo grazie a un clamoroso colpo di scena potrebbero tornare a essere 18. Il fatto che alla Camera il resto sia molto basso fa sì che il 24 e il 25 febbraio l’attribuzione dei 17 seggi sardi avverrà su base strettamente proporzionale. In questo caso la prima proiezione ufficiosa, circolata negli ambienti del centrosinistra sulla base della media dei sondaggi apparsi nelle ultime settimane su tv e giornali, prevede che 10 dei 17 seggi vadano alla coalizione vincente. Al momento è nettamente favorito il centrosinistra e alla Camera 8-9 seggi dovrebbero andare al Pd, 1 a Sel e forse 1 all’Upc (sempre che l’alleanza venga confermata). Tra le minoranze, 3 seggi andrebbero al Pdl, 2 a testa a centristi di Monti e Grillo. Con la “salita” del premier, però, i centristi potrebbero sorpassare il Pdl, che così scenderebbe a 2 deputati (nel 2008 ne aveva eletti 9). Al Senato chi vince ottiene 5 seggi: in caso di lista unitaria, i posti andrebbero al Pd (4) e a Sel (1). I 4 seggi della minoranza, che nel 2008 andarono tutti al Pd, questa volta – sempre secondo i sondaggi, andrebbero divisi fra Pdl (2) e Monti (1), sempre con il possibile sorpasso dei centristi di Monti su Berlusconi. Ma visto l’attuale equilibrio, c’è anche l’ipotesi che al Senato i 3 seggi disponibili vengano divisi equamente tra Pdl, Monti e Grillo. Per quanto riguarda i singoli partiti già rappresentati in Parlamento, in caso di vittoria del centrosinistra il Pd sardo salirebbe dagli attuali 11 seggi a 12-13, lasciandone 2 a Sel e forse 1 all’Upc (Sel e Upc ora non hanno posti in Parlamento). Il Pdl, se dovesse arrivare secondo, conquisterebbe 5 seggi (rispetto ai 14 del 2008), ma se venisse sorpassato dai centristi di Monti dovrebbe accontantarsi di appena 3 posti (2 deputati e 1 senatore). L’Udc nel 2008 aveva conquistato un seggio alla Camera. Ora la formazione a sostegno del premier in carica (c’è anche Montezemolo) dovrebbe andare fra i 3 e i 5 seggi (Senato compreso).

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