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La nuova sardegna. Università, altre 10 lauree ma mancano 700mila euro .

Prima di Natale la cerimonia nella sede dell’ateneo a Sa Terra mala In progetto anche una scuola antincendi ma i fondi restano una chimera

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di Valeria Gianoglio

NUORO Gli ultimi dieci laureati, in ordine di tempo, sfornati, come uno speciale dono sotto l’albero, pochi giorni prima di Natale, un progetto di potenziamento da 300mila euro spedito a Cagliari che prevede soprattutto l’assunzione di nuovi ricercatori, un mucchio di seminari all’università e tirocini al corpo forestale che stanno preparando i super-esperti che la Sardegna potrà sfoderare contro gli incendi. E sullo sfondo di tutto, campus permettendo, l’idea di creare a Nuoro una scuola superiore antincendi unica in Italia, e terza in Europa dopo quelle già esistenti in Spagna e in Francia. Eppure dalla Regione mancano ancora 700mila euro dei fondi dovuti per il 2011 e non si è visto neppure uno spicciolo dei circa due milioni e 600mila previsti per l’annualità 2012. A meno tre giorni dalla fine dell’anno, dunque, anche per l’università nuorese è tempo di bilanci. Ma quello del 2012, nonostante la miriade di nuove idee, per l’ateneo barbaricino è ancora irrimediabilmente in rosso. E il commissario straordinario del consorzio universitario nuorese, Caterina Loi non si stanca di ripeterlo. E chissà, forse, in cuor suo, spera che sia l’ultimo appello prima di vedere la luce. «Purtroppo stiamo ancora combattendo per avere tutti i fondi del 2011 – spiega, persino un po’ avvilita – ne mancano ancora 700mila, all’appello. Ed è facile capire che di conseguenza, per quelli relativi al 2012, non abbiamo visto ancora nulla. Davvero è difficile continuare in queste condizioni. Ed è anche frustrante perché per fortuna, invece, le idee, gli studenti, le capacità dei docenti ci sono eccome». «Ma è mai possibile – continua, il commissario del Consorzio universitario – che non si riesca, almeno una volta, a vedere i soldi in anticipo, o quantomeno in tempo per poter fare una adeguata programmazione. Eppure io continuo a sperare, almeno per il 2013 che sta arrivando. Continuo a sperare che cambino le cose, e a rinnovare un appello ai nostri politici e consiglieri regionali perché facciano pressioni e tutto il possibile per garantire i finanziamenti dei quali l’università nuorese ha bisogno per sopravvivere e mantenere gli impegni presi. Non si può, infatti, dimenticare il fatto, che il corso di laurea in scienze forestali è unico nell’isola». Il preside del corso, Pietro Luciano, reduce dall’ultima sessione di laurea, condensa tutto con un filosofico «Siamo vivi, nonostante tutto». Per poi aggiungere che le nuove lauree sono un buon viatico per continuare nel percorso iniziato, e soprattutto per continuare a sperare. «L’università continua a coltivare progetti – spiega – e uno di questi è quello di creare un coordinamento tra il corso forestale nuorese e i dipartimenti di Agraria e scienze ambientali, e la scuola di dottorato». Come dire: la speranza, nell’ateneo barbaricino, è davvero dura a morire. Le ultime dieci lauree, del resto, sfornate pochi giorni prima di Natale, fanno davvero ben sperare. «Abbiamo avuto nove laureati per la triennale e uno per la magistrale – spiega il docente universitario Sergio Vacca – e il livello di tutte le tesi è stato molto alto. Significa che, pur tra mille problemi, il corso di laurea in Scienze forestali e ambientali funziona. I temi affrontati nelle tesi di laurea triennale hanno spaziato dalla gestione delle foreste, alla sanità degli alberi in ambiente forestale, passando per la conservazione del suolo, gli aspetti economici-finanziari della gestione del demanio forestale. Mentre la tesi del biennio specialistico ha riguardato il tema degli incendi nell’area mediterranea e in Sardegna». E questo filone anti-roghi, a quanto pare, è uno di quelli nei quali l’ateneo barbaricino sta puntando in modo più deciso con seminari ma non solo. Una mano d’aiuto superqualificata, infatti, arriva anche dal corpo forestale nuorese, guidato da Gavino Diana, che ha accolto diversi tesisti e tirocinanti mettendo a disposizione le proprie conoscenze e e i propri strumenti.

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