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L'unione sarda. Caso Deriu, il gelo del Pd

Pirisi: non ci sono sostituti da indicare, vale il patto elettorale

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«Il Pd si augura che il presidente della Provincia Roberto Deriu guarisca in fretta, ma il partito avendo sottoscritto un patto elettorale ritiene di doverlo onorare». Parole pronunciate dal segretario provinciale Giuseppe Pirisi all'assemblea di lunedì sera riunita per le primarie.
«Nessuno nome sarà dato al presidente perché venga riconosciuto come vice. Riteniamo che le cose debbano rimanere come stanno», chiarisce Pirisi rispondendo pubblicamente all'appello fatto ai partiti della coalizione da Deriu mercoledì scorso in Consiglio provinciale dopo l'annuncio dell'autosospensione per motivi di salute. Aveva sollecitato all'alleanza l'indicazione di un sostituto. Iniziativa prima bocciata dall'Idv che esprime il vice presidente con Cosimo Stara, ora dal suo stesso partito, cioè il Pd.
«Dal punto di vista giuridico non conosciamo l'istituto dell'autosospensione, non è contemplata nell'ordinamento», aggiunge Pirisi prendendo ulteriormente le distanze dalla decisione di Deriu che all'interno del Pd, dopo la rottura con Salvatore Ladu, appare sempre più isolato.
Pirisi, aprendo l'incontro degli iscritti e militanti alla presenza del segretario regionale Silvio Lai, interviene anche sulle voci di presunte pressioni della Curia - subito smentite dalla stessa - nello scontro interno tra Deriu e Ladu. «Esprimiamo il nostro apprezzamento per il lavoro svolto dalla Chiesa e dalla curia per lenire le sofferenze di chi è in difficoltà. Il Pd - sottolinea Pirisi - sa bene il grande contributo dato dalla Chiesa con don Pietro Borrotzu a fianco dei lavoratori».

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