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L'unione sarda. I moderati sardi uniti col Prof

Nell'Isola forse in campo anche Oppi, Vargiu e Artizzu

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I montiani sardi si preparano alla grande battaglia delle Politiche. Italia futura di Montezemolo e Riccardi, Udc, Fli, Riformatori ieri erano in attesa di conoscere gli sviluppi nazionali sulle candidature: in particolare, sulla possibilità che il professore e i suoi sostenitori salgano in politica con una lista unica o con liste federate. E il fatto che alla Camera vengano presentate liste federate e al Senato una lista unica sembra accontentare tutti: «Siamo in una fase di valutazione», dice Maurizio Onorato, fondatore in Sardegna del raggruppamento che fa capo a Montezemolo. «L'obiettivo principale per cui saliamo in campo è quello di rinnovare la politica». Onorato, ex assessore a Cagliari, fa parte della lista che Italia futura sta approntando in vista delle decisioni romane.
L'UDC Attende di essere convocato a Roma da Casini Giorgio Oppi, leader dell'Udc sarda. Però anticipa: «Alla Camera preferiamo andare da soli per provare a eleggere due deputati, mentre al Senato va bene con Monti per superare l'8 per cento». Di più però non dice: né sulle quote che il suo partito chiederebbe in Sardegna né sui nomi che proporrebbe. «Se dovessero chiedermelo Casini valuterò», conclude Oppi. «Ma ho rinunciato a tutto per tornare in Sardegna. In ogni caso aspettiamo di vedere che cosa accadrà».
I RIFORMATORI Ed è più o meno il discorso che fanno i Riformatori, che potrebbero candidare, tra gli altri, Pierpaolo Vargiu e Massimo Fantola. «Abbiamo aderito al manifesto per la Terza Repubblica perché la strada verso la modernizzazione del Paese e il rinnovamento della politica rispecchia i principi sardi per cui ci battiamo da anni», dice il coordinatore regionale Michele Cossa, che sulle liste afferma: «Preferiremmo liste separate collegate, per dare più forza al progetto e per motivi di strategia politica».
MONTEZEMOLO Giovedì a Cagliari il gruppo di Montezemolo si è riunito per chiedere - come informa il presidente Gigi Picciau - la disponibilità a «diverse personalità della società civile» a candidarsi. «Abbiamo approntato un documento politico», spiega Picciau, ex presidente di Confagricoltura, «proprio sulle candidature. Limite di mandati, impossibilità di candidarsi in caso di condanna, preparazione sono le caratteristiche che chiediamo vengano rispettate dai vertici nazionali. Qualche disponibilità ci è già pervenuta, altre stanno per arrivare». Picciau non svela i nomi, ma da ambienti vicini a Italia futura si vocifera dell'imprenditore Massimo Cugusi, dello stesso Picciau, dell'avvocato Guido Chessa Miglior, dell'ex consigliere regionale di An Noemi Sanna, del sindaco di Sarule, avvocato Antonio Gaia, dell'imprenditore oristanese Tonino Sanna. Si attendono adesioni anche da Olbia, dove si parla anche di Massimo Putzu, ex presidente di Confindustria. «Il quadro non è ancora definito, presto faremo una scrematura a livello regionale, poi deciderà Roma».
FLI Col professore c'è anche Fli, che potrebbe proporre Ignazio Artizzu tra i nomi forti da inserire in lista, soprattutto se si trattasse di una lista unica. Non ambisce al salto in Parlamento Matteo Sanna, anche lui consigliere regionale: «L'obiettivo è il rinnovamento dei parlamentari dell'Isola, rappresentanza mai così di basso livello nella storia, e sosterremo con tutte le nostre forze l'agenda Monti. Se Frattini, Pisanu e Mantovano sono usciti dal Pdl qualcosa che non va evidentemente c'è».
Lorenzo Piras

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